La Nuova Sardegna

L’Ue contro Ryanair, Alghero rischia grosso

di Gianni Olandi
L’Ue contro Ryanair, Alghero rischia grosso

Il numero due della compagnia irlandese oggi al “Riviera del Corallo”: possibile l’addio all’isola a causa del contenzioso sugli aiuti di Stato

15 maggio 2012
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. La Sardegna rischia di perdere i voli low cost: è l’allarme dato ieri da Mauro Pili, deputato del Pdl, e che oggi potrebbe trovare una conferma ad Alghero con la conferenza stampa del vice amministratore delegato di Ryanair, Michael Cawley. Il numero due della compagnia irlandese parlerà del contenzioso con la Commissione europea a proposito dell'indagine in corso sugli “aiuti di Stato“.

Argomento già affrontato per il caso di Charleroi (Belgio), dove in appello la compagnia irlandese è riuscita a ribaltare il risultato, uscendo indenne dalla procedura avviata dal ricorso all'Ue. Alghero è forse la città che più ha goduto dei benefici del vettore irlandese. Prima dell'arrivo dei Boeing 737 Ryanair, lo scalo algherese metteva insieme poco più di mezzo milione di passeggeri all'anno. Dopo 10 anni di attività low cost l'aeroporto Riviera del Corallo ha battuto il record di sempre nel 2011 con oltre un milione e mezzo di transiti.

Nel caso della Sardegna il problema low cost è ancora più complicato per la legge regionale 10 del 2010 – l'assessore ai Trasporti era Liliana Lorettu – che ha voluto assoggettare le compagnie aeree low cost a gare e vincoli precisi, fornendo quindi elementi certi per individuare eventuali aiuti di Stato. Una legge che ha praticamente cancellato i contributi di co-marketing con cui la Regione aiutava la società di gestione dell’aeroporto a sostenere i costi dell’accordo con la compagnia irlandese. Conoscendo la politica piuttosto aggressiva della Ryanair su una questione che la vede regolarmente al centro di indagini e accertamenti, la presenza di Cawley ad Alghero, nella sala conferenze della Sogeaal, può avere un preciso significato, quello di mettere in circuito un vero e proprio messaggio alle forze politiche e imprenditoriali: in dipendenza degli esiti dell'indagine della Commissione europea, gli aeroporti italiani serviti da Ryanair potrebbero trovarsi ad affrontare seri problemi di economia locale, volumi di traffico, ricadute sul territorio e quindi posti di lavoro. Per la Sardegna significherebbe la perdita di circa 2 milioni di passeggeri, il volume di traffico di Ryanair negli scali di Alghero e Cagliari.

Sull'argomento la Federalberghi ha sollecitato una azione congiunta di tutti i parlamentari sardi: «Evitiamo di farci ulteriormente del male», il commento del presidente Giorgio Macciocu.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative