La Nuova Sardegna

Un comitato etico vigilerà sulla sperimentazione animale

Un comitato etico vigilerà sulla sperimentazione animale

SASSARI. ’Istituto Zooprofilattico della Sardegna ha istituito il Comitato etico sulla sperimentazione animale. Il Comitato avrà il compito di vigilare e valutare preventivamente tutti i protocolli...

13 maggio 2012
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SASSARI. ’Istituto Zooprofilattico della Sardegna ha istituito il Comitato etico sulla sperimentazione animale. Il Comitato avrà il compito di vigilare e valutare preventivamente tutti i protocolli di ricerca che prevedono l’impiego di animali a scopo sperimentale e scientifico, come previsto dalle norme europee in materia.

Il collegio è composto da cinque membri, individuati tra medici veterinari ed esperti del benessere animale. Ne fanno parte il direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico e responsabile del laboratorio di Diagnostica clinica-stabulari, Paola Nicolussi, il responsabile Benessere animale degli animali in sperimentazione dell’Izs, Giovanantonio Pilo, la biologa dell’Università di Sassari, Maria Vittoria Varoni, il responsabile dell’Osservatorio epidemiologico regionale dell’Istituto Zooprofilattico, Sandro Rolesu - medico veterinario ed esperto in biostatistica -, il dirigente dell’Izs Sardegna e membro esperto dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), Fulvio Salati, e il veterinario responsabile dell’area Igiene allevamenti della Asl di Oristano, Renato Uleri - esperto in legislazione sanitaria -.

«Con questa scelta mettiamo in pratica le direttive europee e assicuriamo che l’impiego degli animali a fini sperimentali sia eseguito solo quando realmente indispensabile – commenta il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico, Antonello Usai -. Inoltre, la presenza di esperti esterni all’Istituto garantirà l’imparzialità e la trasparenza fondamentali in questa delicata materia, così da valutare che la sperimentazione, quando strettamente necessaria, sia effettuata in maniera scientificamente appropriata e metodologicamente corretta, soprattutto per quanto riguarda il benessere degli animali».

«Come prevede il testo della legge, il Comitato vigilerà perché la sperimentazione sia eseguita soltanto quando non è possibile utilizzare altro metodo alternativo scientificamente valido e applicabile senza l'impiego di animali – aggiunge il direttore dell’Istituto -. In ogni caso sono esclusi categoricamente cani e gatti e saranno autorizzate soltanto le specie animali previste dalle norme». L’attività del Comitato sarà ispirata all’impiego, in via prioritaria, di modelli alternativi alla sperimentazione animale».

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