La Nuova Sardegna

Tormentavano i parenti con Radio Maria, condannate a 8 mesi

di Marco Bittau
Tormentavano i parenti con Radio Maria, condannate a 8 mesi

Golfo Aranci, due sorelle ritenute colpevoli di aver perseguitato il resto della famiglia via etere

31 marzo 2012
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GOLFO ARANCI. Potrebbe passare alla storia come la persecuzione di Radio Maria, di sicuro sarà ricordato come uno dei più singolari casi di stalking discussi in un’aula di tribunale. Protagoniste due donne di Golfo Aranci, le sorelle Caterina e Francesca Servini, condannate ieri mattina a 8 mesi di reclusione (più il risarcimento dei danni e le spese giudiziarie) per aver tormentato il resto della famiglia, a più riprese e con «armi non convenzionali» tra cui la trasmissione a tutto volume e a qualunque ora dei programmi dell’emittente radiofonica cattolica.

Si tratta di uno dei primi casi di stalking in Gallura, sicuramente la prima inchiesta giudiziaria (e il conseguente processo) avviata dopo l’approvazione della legge.

Davanti al giudice del tribunale di Olbia, Riccardo De Vito, sono stati ripercorsi sette anni di veleni, minacce e «torture» assortite causate da questioni economiche che hanno diviso irreparabilmente la famiglia Servini. Da una parte le due sorelle condannate (assistite in giudizio dagli avvocati Franco Secchi e Marco Petitta), dall’altra le vittime della persecuzione: una donna, suo marito (fratello di Caterina e Francesca Servini), la suocera e un fratello, tutti assistiti dagli avvocati Cristina Cherchi e Danilo Mattana. Erano stati proprio i familiari a denunciare in un esposto le molestie e le aggressioni. E sempre loro, persistendo la persecuzione, si erano rivolti all’autorità giudiziaria chiedendo e ottenendo un provvedimento cautelare. In pratica, le due sorelle-stalker non potevano più neanche avvicinarsi ai luoghi di residenza e di lavoro dei parenti. Alla fine, l’epilogo in tribunale. Dopo le testimonianze citate dal pubblico ministero Gianmarco Vargiu e dalla difesa, ieri la discussione e poi la sentenza di condanna.

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