La Nuova Sardegna

L'ospedale delle incompiute

Gabriella Grimaldi
Fp-Cgil interviene nel dibattito sulla sanità innescato dalle dimissioni dei direttori di Asl e Aou
Fp-Cgil interviene nel dibattito sulla sanità innescato dalle dimissioni dei direttori di Asl e Aou

Sanità: arriva la denuncia del sindacato Fp-Cgil

18 marzo 2012
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 SASSARI. La sala operatoria di neurochirurgia è ferma da due anni. Il reparto di cardiochirurgia, completamente ristrutturato e ammobiliato, è chiuso. L'ennesima denuncia dello sfascio arriva stavolta da Cgil Funzione Pubblica.  Il sindacato fa il punto su una situazione che negli ultimi giorni, anche in seguito alle dimissioni dei direttori sanitari delle aziende Asl e Aou, è diventata a dir poco rovente. «Rientiamo non più rinviabile - dicono i rappresentanti dei lavoratori - un intervento urgente da parte degli organi istituzionali per risolvere una volta per tutte la mancanza di continuità gestionale in un settore come la sanità, dove le lobby politiche pensano solo a misere operazioni clientelari, occupazioni di poltrone che niente hanno a che fare con il dovere di dare risposte ai bisogni di salute dei cittadini».  E naturalmente non si può prescindere, in questo ragionamento, dai problemi mai risolti o lasciati nel limbo in tutte le strutture ospedaliere. A cominciare dal progetto per l'abbattimento dell'indecoroso padiglione rosso del Santissima Annunziata e il rifacimento totale dell'edificio principale, una volta messo in atto il trasferimento nella nuova ala. Trasferimento che, per motivi al momento misteriosi, non è stato ancora attuato. «Se si pensa che in 10 anni nella Asl 1 si sono succedute cinque amministrazioni - continua la segreteria della Fp Cgil -, le quali hanno iniziato e mai concluso il percorso di riorganizzazione e relativa gestione della sanità, le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Anche gli ospedali periferici (Ozieri, Thiesi, Ittiri e Alghero) non decollano come dovrebbero, lasciando a metà anche il processo di riconversione con la conseguenza drammatica di sperpero di risorse». Ma l'attenzione torna sul Santissima Annunziata, edificio ormai consegnato allo sfascio e alle contraddizioni come quella della sala operatoria di Neurochirurgia al terzo piano dell'edificio chiamato "eliporto", che in un primo momento era stata progettata senza prevedere il blocco di illuminazione sopra il tavolo operatorio, che poi è stata di nuovo sottoposta a lavori e che oggi è chiusa. Altra storia infinita quella del nuovo reparto di Cardiochirurgia, con ulteriori otto posti letto di riabilitazione cardiologica terminato da circa un anno e con gli arredi già dentro ma mai inaugurato. La Cgil Fp ricorda infine che il 2012 «è il terzo anno in cui la sanità è passata a totale carico del bilancio regionale: è arrivato il momento non più rinviabile di avviare azioni clamorose per mettere la parola fine ad un disastro che dura da troppi anni».
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