La Nuova Sardegna

Stroke unit con reperibilità 24 ore su 24

Gabriella Grimaldi
La consegna dei monitor nel reparto di stroke unit
La consegna dei monitor nel reparto di stroke unit

Potenziato il reparto per il trattamento dell'ictus cerebrale

25 febbraio 2012
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 SASSARI. Si moltiplica il servizio di stroke unit della Asl. Una delibera del direttore generale Marcello Giannico datata 16 febbraio annuncia infatti che con una spesa di 18mila euro annui sarà garantita all'utenza del territorio la «pronta disponibilità» giornaliera dei medici del reparto nelle ore notturne e nei giorni festivi.  Sicuramente un passo avanti per l'unità che si occupa delle persone colpite da ictus, tuttavia ancora insufficiente a coprire le effettive necessità della popolazione, visto che l'ictus cerebrale è una della prime cause di morte e che in Italia si verifica un episodio di questo tipo ogni tre minuti.  Intanto però è importante che i pazienti alle prese con un evento così drammatico possano contare sulla disponiblità dei medici 24 ore su 24. Anche perchè l'intervento tempestivo della stroke unit può salvare tante vite. È in questo reparto al 6º piano del padiglione rosso che si pratica la trombolisi: un trattamento col farmaco Rtpa che se eseguito entro le tre ore successive a un ictus acuto è in grado di anullare i danni dell'ischemia al cervello. Il responsabile Antonio Manca precisa anche che l'efficacia della trombolisi potrebbe essere protratta a 4 ore e mezza se ci fosse l'autorizzazione a usare il farmaco da parte dell'Aifa (agenzia nazionale del farmaco).  Attualmente sono in forza nel reparto da sei posti letto, tre medici di cui una neurologa arrivata di recente: «Un numero di sanitari non proporzionato - commenta Aldo Meloni, presidente dell'associazione Alice che proprio di malati di ictus si occupa -. La normativa infatti prevede che, vista la gravità della patologia, il rapporto medico-paziente sia uno a uno. La reperibilità è sicuramente da auspicare ma i problemi da risolvere in questo settore sono ancora tanti».  Ad esempio il fatto che sei letti speciali per movimentare i pazienti senza rischiare di provocare ulteriori lesioni siano parcheggiati ormai da tempo nella nuova ala dell'ospedale senza che gli ammalati ne possano usufruire.  Visto che l'inaugurazione dell'ospedale di via De Nicola appare ormai come un evento immaginario, sarebbe opportuno che strumenti così essenziali per il trattamento delle persone colpite da ictus venissero messi a disposizione nell'attuale reparto.  Viene segnalata inoltre la mancanza di un ambulatorio riservato alle persone che siano state colpite da ictus. La loro convalescenza necessiterebbe di una equipe medica composta da varie specialità per le inevitabili complicazioni derivanti dall'ischemia cerebrale.
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