La Nuova Sardegna

«A Orosei non ci sono usi civici»

Angelo Fontanesi
L’oasi di Biderosa (Fontanesi)
L’oasi di Biderosa (Fontanesi)

L'ex sindaco Derosas si oppone ai nuovi accertamenti regionali «Accettare passivamente l'atto sarebbe un errore gravissimo»

15 gennaio 2012
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 OROSEI. «Accettare passivamente il nuovo accertamento sui terreni gravati da usi civici fatto per conto della Regione sarebbe un errore gravissimo». Gino Derosas, ex sindaco e attuale consigliere di minoranza non ha dubbi: occorre fare immediata opposizione e bisogna farlo in tempi strettissimi perchè il prossimo 20 gennaio scadono i termini utili. «Annullando il precedente accertamento svoltosi nel 2005 - spiega Gino Derosas - la Regione riconosce formalmente la correttezza dell'azione della mia precedente amministrazione che aveva evidenziato le lacune di quell'accertamento tanto che circa la metà dei terreni precedentemente accertati è stata riconosciuta non gravata da uso civico. Con la stessa determinazione però la Regione, fondandosi ancora una volta sulla mera presunzione, ritiene gravati dal vincolo circa 1.500 ettari di terreno sia pubblico che privato, tra cui quelli dei comparti turistici di Cala Liberotto e su Mutrucone. In realtà - insiste Derosas - come dimostrato dalla nostra precedente amministrazione il territorio di Orosei non è gravato da usi civici neanche per un metro quadro e pertanto è sbagliato accettare anche soltanto vincoli parziali ed è sbagliato farlo senza che sulla fondatezza della stessa si pronunci un organo terzo: quello giudiziario». Un passaggio possibile oltre che doveroso secondo Derosas, sia in via gerarchica che in tutte le sedi giurisdizionali, ivi compreso e soprattutto il Commissario agli usi civici. «La scelta di assecondare l'ultimo accertamento per poi dislocare altrove i vincoli, ammesso che sussistano i presupposti tecnici e la volontà politica, è pericolosa, improbabile e non giustificabile con la necessità di accorciare i tempi. Anche l'ipotesi di traslare parte degli usi civici su Biderosa (per altro insufficiente a coprire lo «scambio») è una strada tutt'altro che agevole e scontata. I terreni di Cala Liberotto infine hanno perso irreversibilmente le caratteristiche di legge per assumere o mantenere la qualità di terreno gravato da uso civico e quindi il nuovo accertamento è ancor più incomprensibile».
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