La Nuova Sardegna

IL CASO

L'Isola Bocca resta a disposizione del servizio fari

Il faro dell’Isola Bocca
Il faro dell’Isola Bocca

30 dicembre 2011
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 OLBIA. Immaginare un futuro da hotel o da ristorante per il faro dell'Isola Bocca è ancora prematuro. Il sito del golfo di Olbia non è stato inserito nell'elenco dei 13 siti tra fari, e torri costiere di proprietà della Regione e adesso affidati alla Conservatoria delle coste per valorizzarli e gestirli, anche attraverso l'affidamento in concessione ai privati. Una dimenticanza? No, il faro dell'Isola Bocca non fa parte della lista perché è ancora attivo ed è gestito dal servizio fari, a Olbia affidato al responsabile Peppino Deriu. Per ora quindi un hotel a 5 stelle o un ristorante affacciato sul mare, con vista sulle navi che entrano in porto, non si farà. Ma in futuro potrebbe accadere che anche Olbia entri a far parte di un simile progetto.  Diversa è, invece, la situazione della vecchia dogana di Sa Testa, dall'altra parte del golfo di Olbia, vicino agli stagni della spiaggia di Pittulongu. Qualche anno fa la vecchia struttura destinata alla raccolta del sale, passata dal demanio marittimo a quello regionale, fu cartolarizzata e l'amministrazione comunale esercitò su di essa il diritto di prelazione. Una trattativa andata a buon fine, che, come afferma oggi l'assessore alle Finanze, Marino Achenza, attualmente è a un passo dalla definizione. (al.pi.)
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