Galsi sì o no, gli indipendentisti promuovono un referendum
Sardigna Natzione Indipendentzia (Sni) e la Confederazione sindacale sarda (Css) promuovono un referendum conoscitivo via sms in merito alla proposta di realizzazione il metanodotto Galsi in Sardegna
03 dicembre 2011
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CAGLIARI. Fa ancora discutere la realizzazione del metanodotto Galsi fra l'Algeria e l'Italia che attraverserà la Sardegna, portando il metano anche nell'Isola, unica regione italiana a non usufruire del gas naturale. Sardigna Natzione Indipendentzia (Sni) e la Confederazione sindacale sarda (Css) promuovono un referendum conoscitivo via sms in merito alla proposta di realizzazione dell'opera, verso cui si dicono contrari gli indipendentisti di A Manca pro s'indipendentzia che organizzano per sabato prossimo, 10 dicembre (dalle ore 11), la manifestazione No Galsi in piazza dei Centomila a Cagliari.
La consultazione referendaria, presentata questa mattina da Bustianu Cumpostu (Sni) e da Giacomo Meloni (Css), "non ha valore legale, ma sarà messa a disposizione delle istituzioni come indice della volontà di un popolo di esprimersi su un argomento che tocca tutti, perchè riguarda diversi argomenti tra cui l'energia, l'ambiente e l'economia in genere". Non vi sono i tempi tecnici per un referendum ordinario "oggi quasi inflazionato da una forza politica che ne ha presentato 19 pur essendo in maggioranza in Regione e potendo cambiare le cose dall'interno", ha attaccato Cumpostu, riferendosi all'iniziativa dei Riformatori Sardi, "così? abbiamo optato per gli sms: si potrà votare Galsi Si, Galsi No e Galsi Se (ponendo le debite condizioni in funzione del via libera al progetto), inviando un messaggio ai numeri 342-6033823 (Vodafone), 366-7421527 (Tim), 393-0406193 (Tre) e 327-3481488 (Wind) dal 10 dicembre al 10 marzo.
Un software escludera il doppio voto dallo stesso numero, mentre da oggi inizia la campagna di sensibilizzazione anche con incontri pubblici per spiegare le ragioni dei pro e dei contro. Fra coloro che non vogliono il Galsi anche A Manca pro s'indipendentzia, secondo cui "non ci sarà nessun vantaggio per i sardi, nessuno sconto sul prezzo del metano perchè non ci sono accordi siglati in tal senso, ma solo 4.000 espropri da subire".
La consultazione referendaria, presentata questa mattina da Bustianu Cumpostu (Sni) e da Giacomo Meloni (Css), "non ha valore legale, ma sarà messa a disposizione delle istituzioni come indice della volontà di un popolo di esprimersi su un argomento che tocca tutti, perchè riguarda diversi argomenti tra cui l'energia, l'ambiente e l'economia in genere". Non vi sono i tempi tecnici per un referendum ordinario "oggi quasi inflazionato da una forza politica che ne ha presentato 19 pur essendo in maggioranza in Regione e potendo cambiare le cose dall'interno", ha attaccato Cumpostu, riferendosi all'iniziativa dei Riformatori Sardi, "così? abbiamo optato per gli sms: si potrà votare Galsi Si, Galsi No e Galsi Se (ponendo le debite condizioni in funzione del via libera al progetto), inviando un messaggio ai numeri 342-6033823 (Vodafone), 366-7421527 (Tim), 393-0406193 (Tre) e 327-3481488 (Wind) dal 10 dicembre al 10 marzo.
Un software escludera il doppio voto dallo stesso numero, mentre da oggi inizia la campagna di sensibilizzazione anche con incontri pubblici per spiegare le ragioni dei pro e dei contro. Fra coloro che non vogliono il Galsi anche A Manca pro s'indipendentzia, secondo cui "non ci sarà nessun vantaggio per i sardi, nessuno sconto sul prezzo del metano perchè non ci sono accordi siglati in tal senso, ma solo 4.000 espropri da subire".
