La Nuova Sardegna

Don Andrea Raffatellu: «Sappiamo che è stato cacciato dal vescovo di Caltanissetta, ma da noi non si è mai lamentato nessuno»

Le accuse a fra' Volantino finiscono in tv

A destra don Andrea Raffatellu ed Edoardo Camurri A sinistra fra’ Volantino Sotto il «frate» durante Tendagiovani a Olbia
A destra don Andrea Raffatellu ed Edoardo Camurri A sinistra fra’ Volantino Sotto il «frate» durante Tendagiovani a Olbia

Ieri a «Mi manda Raitre» si è parlato della comunità dei «frati poveri», da mesi in città

19 novembre 2011
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 OLBIA. Il vescovo di Caltanissetta li ha espulsi dalla sua diocesi con un decreto che non lascia adito a dubbi. E notizie simili arrivano anche dallo Yucatan, in Messico. A Olbia, invece, i «Piccoli frati e suore di Gesù e Maria» sembrano non avere problemi. Da qualche mese vivono tra la Sacra famiglia e la comunità Arcobaleno e hanno ottimi rapporti con la chiesa locale. Ieri, però, di loro si è occupata «Mi manda Raitre». E non proprio in termini benevoli.  A finire sotto accusa è fra' Volantino Verde, alias Corrado Giunta, il leader dei «frati poveri», che ha fondato l'associazione 10 anni fa a Caltanissetta. Da qui nel 2010 è stato espulso per decreto dal vescovo Mario Russotto con le accuse di plagio, minacce, annuncio di castighi, uso distorto della parola di Dio. E soprattutto dopo aver dato vita a una rissa all'interno della cattedrale nissena proprio sotto gli occhi dell'alto prelato. Lasciata Caltanissetta, il «frate», che però non ha mai preso i voti ed è a tutti gli effetti un laico, si trasferisce a Roma, alla Pontificia Università Lateranense, dove prosegue i suoi studi teologici, e disloca frati e suore in varie zone d'Italia. Tra cui, appunto, Olbia, dove il gruppo è arrivato qualche mese fa. Le suore vivono in un alloggio della comunità Arcobaleno e sono cinque, tra cui una tedesca e una messicana. Gli uomini, invece, attualmente a Roma, quando sono in città abitano in una casa parrocchiale della Sacra famiglia. E ogni tanto viene a Olbia anche il loro leader, appunto fra' Volantino, che a settembre è anche salito sul palco della «Tenda giovani», la manifestazione che ogni anno organizza la diocesi di Tempio. Ieri le vicende della comunità, e in particolare del suo capo spirituale, sono state al centro di «Mi manda Raitre», condotta da Edoardo Camurri. Il «frate» è stato accusato da alcuni suoi ex-seguaci di avere rapporti particolari con le donne, di usare la violenza fisica contro i suoi adepti. E di certo non lo hanno aiutato i filmati presi da Youtube in cui lui afferma che «il sesso e la droga li ha fatti il Signore e bisogna vedere l'uso che se ne fa». Insomma, fra' Volantino, un passato da deejay e da gestore di pub «che ha provato qualsiasi tipo di sballo», sembra avere poco in comune con i principi della chiesa cattolica. A Olbia, però, finora nessuna lamentela per la presenza della sua comunità. «Sono a conoscenza delle vicende di Caltanissetta - dice don Andrea Raffatellu, vicario cittadino della diocesi e parroco della Sacra famiglia -. Al nostro vescovo sono arrivate lettere anonime in cui si muovono accuse contro la comunità. Noi ancora la stiamo studiando. D'altro canto, sono in prova. E, devo dire, che mai nessuno ha avuto qualcosa da ridire su questi uomini e donne che hanno fatto della povertà il loro stile di vita. I soldi non li possono nemmeno toccare». Ma da «Mi manda Raitre» parte l'avvertimento per chi ospita fra' Volantino e i suoi seguaci. «Se lui o altri commettono qualche reato - ha spiegato Ugo Ruffolo, l'esperto di diritto della trasmissione - a risponderne sarà chiamata la diocesi che li ha accolti».
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