Le regole per la raccolta dei funghi
Pietro Zannoni
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Calangianus. Il consiglio comunale ha approvato il regolamento per la raccolta dei funghi Calangianus, il Comune approva il primo vademecum
24 settembre 2011
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CALANGIANUS. Finalmente la raccolta dei funghi è regolamentata nel territorio calangianese. Il consiglio comunale nell'ultima sua seduta ha approvato il regolamento per la raccolta dei funghi. Un evento importante dal punto di vista ambientale. È il primo in Gallura e si spera che possa metter fine allo sfruttamento incontrollato dei funghi. Un risultato ottenuto, spiega l'assessore Franco Tamponi, grazie ai ai consigli e alla collaborazione del comandante della Stazione di vigilanza ambientale, l'ispettore Riccardo Garau. Non sarà un regolamento che penalizzerà i locali. Sono da considerare esenti infatti tutti i cittadini regolarmente iscritti nei registri anagrafici dei paesi dell'Unione dei comuni dell'Alta Gallura (Tempio, Santa Teresa, Luras, Aggius, Bortigiadas, Aglientu, Badesi e Luogosanto) oppure i cittadini nati in uno di questi comuni. Inoltre, ne sono esenti i proprietari e gli affittuari. Il vademecum è stato proposto anche agli altri comuni dell'Alta Gallura. D'altronde, Calangianus già alla fine degli anni'70 presentò un regolamento alla Regione, ma fu respinto. Ora con i nuovi poteri dati ai comuni il regolamento può essere attuato. La raccolta è limitata ai soli corpi fruttiferi fuori terra, dall'alba al tramonto. La raccolta giornaliera dei funghi - non si può raccogliere il lunedì e il giovedì - non può eccedere i 3 chili ed è consentita in maniera esclusivamente manuale. È obbligatoria la pulitura sommaria sul luogo di raccolta. È vietato l'uso di contenitori di plastica per la raccolta e il trasporto. È vietata la raccolta per usi commerciali in assenza dell'autorizzazione del proprietario del terreno. La raccolta è subordinata al possesso dell'autorizzazione rilasciata dal Comune. Le quote di riferimento sono così individuate: 15 euro mensili, 50 annuali, mentre per i bambini fino ai 10 anni la raccolta è gratuita. I proventi derivanti dal rilascio dei permessi e dalle sanzioni sono incassati dal Comune per coprire le spese per manifesti e tesserini del regolamento e per la tutela delle strade agro silvo-pastorali. La vigilanza sull'applicazione e sul rispetto del regolamento è affidata agli agenti del corpo forestale, alla polizia locale e al Comune.