La Nuova Sardegna

Alle scuole i biglietti gratis della casta

Mario Frongia

Zedda: gli amministratori comunali paghino per vedere il Cagliari

28 agosto 2011
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ASSEMINI. Le circa duecento tessere gratuite in tribuna d'onore per assessori, consiglieri comunali e autorità? Potrebbero andare alle scuole, agli studenti più meritevoli e disagiati. E alle associazioni di volontariato. L'idea è tra quelle che compaiono nell'agenda di Massimo Zedda. Il sindaco di Cagliari vuole mettere mano al tormentone estivo. Con la scure: stop agli abbonamenti gratuiti per i consiglieri. E via libera alle donazioni in beneficienza degli omaggi stagionali alle gare di Cossu e compagni. Una giostra che domenicalmente allo stadio mette in fila anche parlamentari, presidenti e amministratori di enti pubblici, notabili e personalità varie. Per un discorso che supera i 150mila euro se si tiene presente che al Sant'Elia, in tribuna d'onore, il Cagliari vende una stagione a partire da 750 euro. Stando alle elaborazioni di Giampaolo Marchi, docente di Estimo alla facoltà di Ingegneria dell'ateneo cagliaritano ma anche ex assessore comunale all'Urbanistica, il Cagliari anziché almeno 400mila euro per il canone d'affitto ne paga 50mila. Una cifra ben al di sotto delle medie nazionali. La questione è di vecchia data. Nel precedente consiglio comunale l'opposizione presentò uno studio in cui la cifra che il club di Cellino pagava per l'uso dello stadio era la più bassa d'Italia, inferiore anche a quella versata da società di provincia quali Ascoli, Livorno e Atalanta. Ovviamente la scala dei valori parte dalle milanesi, che guidano la cordata scucendo un canone che supera i sette milioni e mezzo di euro. E siamo punto e a capo. Il primo cittadino vuole invertire la rotta. Massimo Zedda accelera. Incassati i complimenti di Cellino («Un sindaco preparato e che ha voglia di lavorare», ha detto il patron dopo un incontro in Comune), ha riconfermato un clima costruttivo sulla questione stadio comunale-Cagliari: in ballo ci sono i costi di lavori e migliorie eseguiti dal club rossoblù a fronte di quanto l'amministrazione deve avere dal Cagliari. Su questo fronte, si va all'arbitrato. Ma un dato è certo: la musica cambia. E presto. «La convenzione prevede che il Cagliari ci dia le tessere omaggio e quindi il Comune non può rinunciarci. Ma ci si deve rendere conto che in tempi di crisi, qualsiasi privilegio per i politici viene visto dai cittadini come un affronto. Quindi non è plausibile che un assessore o un consigliere entri gratis allo stadio quando un giovane paga duecento euro per un abbonamento in curva». Il messaggio è nitido. E si traduce nella richiesta ai rappresentanti della municipalità omaggiati di devolvere un contributo alle associazioni di volontariato impegnate nel sociale e nell'assistenza ai disabili. Allargando il tiro, il contesto comprende anche le scuole. Su questo fronte, la società di viale La Playa ha creato da anni un circuito che - attraverso gare di disegno, fotografia e scrittura, supportate da una serie di faccia a faccia settimanali dei calciatori rossoblù nelle aule e nelle palestre - fidelizza e punta a creare le basi di un tifo sano e corretto nelle nuove generazioni.
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