La Nuova Sardegna

La nuova sfida al mare di Gaetano Mura

Nino Muggianu
Gaetano Mura all’arrivo a Bahia della sua impresa alla Mini Transat nel 2009
Gaetano Mura all’arrivo a Bahia della sua impresa alla Mini Transat nel 2009

Il progetto impegnerà per i prossimi 4 anni il navigatore che potrà contare su una nuova imbarcazione: un Class 40

10 agosto 2011
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CALA GONONE. Quattrocento persone sedute e tante altre rimaste in piedi. Tutte arrivate ad ascoltare storie di mare e regate. Quelle di Gaetano Mura, navigatore oceanico di Cala Gonone, che nel suo paese, alla presenza del sindaco Angelo Carta del Questore e del Prefetto di Nuoro, ha presentato "Gironelmondo", progetto di navigazione tra Mediterraneo ed oceani che impegnerà il quarantenne velista per i prossimi quattro anni.

Una serata con pochi tecnicismi velici ma di pura passione per l'avventura. E lo sottolinea subito Giulio Guazzini, commentatore Rai che alla Coppa America «dove ci sono tanti soldi e vince chi ne ha di più» dice di preferire le storie di chi, come Mura, combatte con le sue sole forze e si deve occupare di tutto. A iniziare dalla costruzione della barca, un Class 40 molto più potente del mini transat usato nelle sue precedenti regate, che segue passo dopo passo, come si vede nel filmato dei registi Giovanna Fancello e Giuseppe Boeddu proiettato nella serata.

«Mi ha colpito l'attenzione del pubblico, le tante domande, anche di turisti che non mi conoscevano, che sono arrivate spontaneamente - spiega Mura a fine serata - e indirizzate a capire i sentimenti di chi sceglie questo tipo di attività sportiva». Estrema come quella di Umberto Pelizzari, recordman mondiale di apnea, che ricorda l'amico Mura: «Con Gaetano siamo cresciuti insieme professionalmente. L'ho conosciuto vent'anni fa quando proprio a Cala Gonone, sulla sua barca, ho conquistato il record mondiale. Adesso posso prendere lezione da lui su come andare a vela». Tra atleti ci si intende e si sa bene quanto sia duro raggiungere certi risultati. Lo sottolinea anche Gianfranco Zola campione di calcio che dal palco parla di «regole, disciplina, sforzi, fatica».

Tutti gli ingredienti indispensabili per conquistare le vette sportive sia nel calcio, sia nella vela: «Io faccio del male a Gaetano - spiega Marco Caboi, suo preparatore atletico da Nuoro - ma è necessario per non farsi male nell'Oceano». Quando si può contare solo sulle proprie forze e l'aiuto arriva solo dall'esperienza e la capacità di gestire tutte le emergenze. «Sono situazioni al limite dove anche farsi una tazza di tè, visti gli spazi minimi, è una grande conquista, dove è un'impresa anche dormire per pochi minuti» racconta Gaetano. Ma solcare l'oceano è anche un'avventura imprenditoriale e Mura per raccogliere i fondi, oltre gli sponsor e il sostegno della Regione, con «Sardegna. Cuore d'acqua», ha disegnato uno zainetto che si trasforma in seggiolino. Vero autofinanziamento, turisti e dorgalesi hanno risposto: l'invenzione è andata a ruba, tutto venduto nella serata.
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