La Nuova Sardegna

Nuova tragedia sul lavoro alla Saras: un operaio muore intossicato, due feriti

Nuova tragedia sul lavoro alla Saras: un operaio muore intossicato, due feriti

E' morto nella notte uno dei tre operai coinvolti in un incidente ieri pomeriggio nella raffineria di Sarroch. Aveva inalato idrogeno solforato mentre era impegnato in lavori di manutenzione. I sindacati hanno proclamato otto ore di sciopero. Nello stabilimento della Saras, il 26 maggio 2009, persero la vita tre operai, anche loro intossicati

12 aprile 2011
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CAGLIARI. E' morto poco prima dell'alba nell'ospedale cagliaritano Santissima Trinita Pierpalo Pulvirenti, 25 anni, uno dei tre operai rimasti coinvolti nel pomeriggio di ieri di un incidente nella raffineria Saras di Sarroch, a circa 20 chilometri da Cagliari.

L'incidente. In uno degli impianti di combustione dei gas residui del petrolio una squadra della ditta Starservice, specializzata nella manutenzione di impianti di desolforazione, è stata investita da un getto di idrogeno solforato, fuoriuscito dall'interno di una colonna che i tre stavano per ispezionare. Drammatici i momenti successivi all’incidente, con l’arresto cardiaco di uno degli operai: le condizioni di Pierpalo Pulvirenti sono state definite da subito gravissime e disperate.

Meno preoccupante il bollettino medico del secondo operaio investito dall’idrogeno solforato, Gabriele Serrano, di 23 anni. Il terzo tecnico, Luigi Catania, 25 anni, è caduto da una scala nei momenti successivi all’incidente ed è ricoverato al Marino per una frattura alla gamba e con un forte trauma cranico.

La tragedia si ripete. Nello stabilimento della Saras, il 26 maggio 2009, morirono tre operai, anche loro intossicati, mentre effettuavano i lavori di bonifica di una cisterna. Gigi Solinas, 26 anni, si sentì male subito all'interno del serbatoio mentre Daniele Melis, 30 anni, e Bruno Muntoni, 56 anni, persero la vita nel tentativo di soccorrere il collega. Dopo una lunga inchiesta della magistratura è attesa la sentenza del processo penale il 16 maggio prossimo.

Per il nuovo incidente, il sostituto procuratore di Cagliari Alessandro Pili ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo, poi assegnato a Emanuele Secci, il pm che condusse anche le indagini sull'incidente del 26 maggio 2009

Lo sciopero. I sindacati di categoria hanno proclamato un giorno di sciopero nella raffineria, contro i criteri di sicurezza e l'inquinamento ambientale. Questa mattina, quando la notizia della morte di Pulvirenti si è diffusa, gli operai del primo turno hanno dato il via alla protesta alle 7,30, astenendosi dal lavoro. Dopo le 17 sarà garantita solo la manutenzione straordinaria.

Le reazioni. Il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, rileva come, rispetto al 2009, la dinamica sembra ripetersi perché "il lavoratore morto nella notte effettuava un'operazione di pulitura in un sito che pare non fosse stato bonificato". "Il ripetersi di questi incidenti - osserva Scudiere - mette in evidenza i gravi ritardi sul versante delle azioni da compiere per la prevenzione e il controllo degli appalti nei siti confinati". Scudiere conclude chiedendo al ministro Sacconi "l'emanazione immediata del decreto legge sui siti confinati, le cui linee sono già state condivise e concordate nella commissione consultiva su salute e sicurezza".

"Il sacrificio di chi perde la vita sul posto di lavoro è una tragedia che suscita profonda commozione, scuote la coscienza di ciascuno di noi. In queste ore vorrei esprimere la mia solidale partecipazione al dolore della famiglia di Pierpaolo Pulvirenti - ha detto il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci-. Vorrei manifestare anche la mia sentita vicinanza agli altri operai rimasti feriti nel tragico indicente e ai loro cari".

Analogo cordoglio è stato espresso dall'assessore dell'Industria della Giunta Cappellacci, Oscar Cherchi: "E' una tragedia che ci lascia esterrefatti - ha commentato - una notizia che ci riempie di tristezza. Il pensiero in questo momento va ai familiari che soffrono. Si tratta ora di stabilire con certezza la dinamica dell'incidente: sono fiducioso sul sereno svolgimento delle indagini".

Giovanni Centrella, segretario generale dell'Ugl, chiede che "sia fatta al più presto giustizia individuando e punendo i responsabili". "Già un'altra volta la raffineria cagliaritana è stata protagonista di episodi drammatici - ha aggiunto - per questo è improcrastinabile un intervento più deciso da parte delle istituzioni interessate sul fronte della prevenzione, intensificando le ispezioni sul territorio e rafforzando le sanzioni previste dalla normativa".

Per il segretario regionale della Cisl Sardegna Mario Medde, "è evidente che, nonostante gli investimenti fatti dalla Saras sulla sicurezza, è necessario un sempre maggiore e costante impegno organizzativo e finanziario per evitare nuovi morti e nuovi feriti".
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