La Nuova Sardegna

Strage di Quartu, parla la sopravvissuta: "Solo io dovevo morire"

Elena Laudante
Valentina Sainas, ex moglie di Patrizio Lai
Valentina Sainas, ex moglie di Patrizio Lai

È tornata nella casa della strage, in via Pizzetti, Valentina Sainas, la donna di 33 anni sopravvissuta al massacro di martedì notte. Quando l’ex marito Patrizio Lai ha ucciso l’ex suocera, Liliana Sainas, e il compagno di Valentina, Manuel Angioni. «Non è giusto, loro non c’entravano niente, dovevo morire io», dice la donna appena dimessa dall’ospedale. Che racconta: «È arrivato in casa ma io non l’ho visto. Ci ha colpito alle spalle, e quando ho sentito gli spari ho capito che era lui»

14 gennaio 2011
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QUARTU SANT'ELENA. Le sopracciglia si avvicinano in una smorfia di dolore quando parla dei genitori del suo amato che non c'è più. Gli occhi ambra diventano verdi per le lacrime solo quando pensa a lui, Manuel, e alla famiglia che ora lo piange. «Ci vedevamo tutte le sere alle 9 e mezza, eravamo innamorati. Mi voleva regalare la fedina. Stavamo pianificando un week end alle terme quando lui è entrato e ci ha colpiti alle spalle». Ha lo sguardo duro, Valentina Sainas, sopravvissuta alla madre e al fidanzato, morti per mano dell'ex marito.

Sono passate quaranta ore da quando Patrizio Lai ha varcato il cancello verde di via Pizzetti 6, zona Musicisti, e spinto dalla gelosia ha cancellato il mondo dell'ex moglie, uccidendo Manuel Angioni, 28 anni, suo nuovo compagno, e sua madre, Liliana Sainas, 53. Dopo quaranta ore - alle 13 di ieri - Valentina Sainas è ancora lì, dove l'ex marito ha preso la mira e sparato, mentre urlava Dove sei. Ti ammazzo. È lei a mimare la dinamica della mattanza.

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«Si è infilato nel cancello dietro Manuel, che era appena arrivato. Io non l'ho visto in faccia, eravamo di spalle. Ma quando ho sentito gli spari ho capito che era lui», dice ora Valentina indicando le scalette alla fine del vialetto lungo una decina di metri. «Ha colpito prima me, poi Manuel. Io sono caduta, mia madre è venuta a vedere cosa succedeva e ha colpito anche lei. Poi si è avvicinato e ha sparato un colpo alla testa di Manuel e in faccia a mia madre. Io sono scappata in casa, mi ha inseguito poi ha rinunciato. Sono uscita - racconta velocemente - solo quando è arrivata la polizia. E ho capito che erano morti».

Dimostra meno dei suoi 33 anni, con i capelli rossi tirati in una coda, il bomber senza maniche nero-vinile, i pantaloni della tuta con gli strass lungo le tasche, borsello laterale color havana. Indossa una scarpa da ginnastica Nike a destra, al piede sinistro ha un calzino viola: uno dei colpi impazziti esplosi dall'ex consorte l'ha presa all'alluce. Si trascina sulle stampelle. «Le ferite mi sanguinano ancora», dice mostrando la benda sullo stinco destro trapassato da un pallettone, mentre un altro le ha preso la coscia sinistra di striscio.

«Sto bene, ma avrei voluto morire con loro. Anzi, dovevo morire io. Che c'entravano mia madre e Manuel? È facile affrontare le persone con un fucile e poi togliersi la vita come un vigliacco». Non piange e non cita Patrizio, che per 15 anni è stato suo marito e padre di suo figlio, prima di distruggerle l'esistenza.

«Erano due anni che facevamo tira e molla, gli avevo detto che non lo amavo più e che volevo stare con Manuel», conosciuto ai tempi delle Medie e incontrato di nuovo su Facebook. «Da quando ero andata via di casa, ci sentivamo solo per via di nostro figlio. Mi aveva promesso che appena avesse riscosso una somma da un creditore, mi avrebbe aiutato con le spese per la separazione». Una coincidenza con l'assegno da 30mila euro che Lai ha prelevato lunedì da un avvocato e poi cambiato in banca? «Non ne so nulla. Ma ora non mi importa dei soldi e tanto meno di lui. Vorrei solo far sapere alla famiglia di Manuel che gli sto vicino, andrò a portare un fiore sulla sua tomba anche zoppicando».

Dall'autopsia eseguita ieri dal medico legale Francesco Paribello su incarico dei pm Guido Pani e Danilo Tronci, emerge che Lai ha ferito Valentina (alle gambe) e Manuel (alle spalle) con lo stesso colpo. Lei ha trovato rifugio in casa mentre Liliana si affacciava per capire cosa stesse accadendo: Patrizio le è andato incontro per ferirla all'addome. Poi si è avvicinato e ha esploso il colpo di grazia: alla tempia del rivale e al volto dell'ex suocera.

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