La Nuova Sardegna

Violenza sessuale di Capodanno Quattro anni a un giovane di Ittiri

Daniela Scano
Violenza sessuale di Capodanno Quattro anni a un giovane di Ittiri

Condannato un diciannovenne per lo stupro denunciato da una minorenne nel gennaio del 2009. Il ragazzo non potrà essere assunto in strutture frequentate da minori

17 giugno 2010
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SASSARI. Quattro anni di reclusione. È questa la pena inflitta al diciannovenne di Ittiri accusato dello stupro di Capodanno denunciato da una giovanissima nel gennaio del 2009. Il collegio presieduto dal giudice Plinia Azzena ieri ha accolto le richieste del pm Paolo Piras.

Secondo i giudici, quella subita dalla minore fu una violenza di gruppo. Oltre l’imputato, la ragazzina fece ai carabinieri il nome di un minorenne la cui posizione processuale è al vaglio del tribunale dei minori. La violenza sarebbe stata commessa, dopo una festa, a bordo dell’auto del diciannovenne.

I giudici hanno assegnato alla ragazza, parte civile con l’avvocato Paola Milia, una provvisionale immediatamente esecutiva di quindicimila euro. Come prevede la legge nei casi di stupro di gruppo, al diciannovenne è stata inflitta anche la pena accessoria della interdizione perpetua da ogni ufficio o servizio in istituzioni o altre strutture frequentate prevalentemente da minori.

Si chiude così la prima tranche processuale di una vicenda che ha diviso il paese in innocentisti e colpevolisti. All’inizio del processo alcuni amici dell’imputato avevano silenziosamente manifestato la loro solidarietà indossando, fuori dall’aula, t-shirt con la scritta «Antonello ti siamo vicini».

I giudici hanno però creduto alla ragazza che, nei primi giorni di gennaio del 2009, denunciò ai carabinieri di essere stata violentata dai due ex amici dopo una festa di Capodanno alla quale partecipavano decine di coetanei. I due imputati finirono in carcere qualche settimana più tardi. Il diciannovenne, difeso dall’avvocato Pietro Diaz, nega di avere abusato della giovane compaesana.

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