La Nuova Sardegna

Onorato conquista Golfo Aranci

Marco Bittau
Vincenzo Onorato
Vincenzo Onorato

Il patron presenta i progetti della compagnia che daranno impulso all’economia gallurese

14 dicembre 2009
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GOLFO ARANCI. Moby consolida la leadership nei porti della Gallura e dopo l’Isola Bianca la «balena azzurra» annuncia lo sbarco imminente a Golfo Aranci. Accolto come il salvatore della patria, Vincenzo Onorato ieri pomeriggio ha presentato programmi e progetti alla popolazione: una nuova banchina per ormeggiare le sue navi e una linea di collegamento tra Golfo Aranci e Genova. Appuntamento al 2010, ma forse la previsione dell’armatore è ottimistica.

I programmi della compagnia, infatti, devono fare i conti con lunghe e complicate procedure di autorizzazione da parte dell’Autorità portuale e di quella marittima. Una trafila burocratica che potrà incidere sui tempi, ma non sulla sostanza del progetto. «Siamo già a Golfo Aranci - ha rassicurato Onorato volgendo lo sguardo alla sua «Wonder», ormeggiata in banchina - e puntiamo su una nuova linea con Genova.

Proprio quella che la Tirrenia ha sospeso a tempo indeterminato. Non i traghetti per l’estate, ma un collegamento stabile, tutto l’anno». Onorato strappa applausi fin troppo facili, perché le aspettative sono enormi da parte di amministratori e cittadini (soprattutto imprenditori turistici e commercianti). Il porto, infatti, è in crisi nera dopo la ritirata delle Ferrovie dello Stato. Una caduta libera che rischia di trascinare nel baratro l’economia locale. Per rilanciare i traffici occorrono nuovi armatori (al momento è presente solo la Sardinia Ferries) e nuove banchine. Quelle presenti infatti sono piccole, inadeguate o inutilizzate (i due pontili ex ferroviari).

Onorato forse non aspettava altro. Lui in Sardegna ha già vinto da tempo la guerra del mare «conquistando» porti (l’Isola Bianca) e servizi (i rimorchiatori) e scalando società di gestione (Sinergest), forte di una politica aggressiva di un mercato che in Sardegna ha vissuto soprattutto di assistenza e sovvenzioni statali al gigante Tirrenia.

Ecco allora che Golfo Aranci diventa un altro tassello nel Risiko del mare. Anticipato nei mesi scorsi dall’acquisizione della gestione dei servizi portuali (un’altra Sinergest, proprio come a Olbia), lo sbarco della Moby contempla adesso la ristrutturazione di almeno una banchina per consentire l’ormeggio di grandi navi passeggeri. «Paghiamo noi i lavori - assicura Onorato - siamo pronti, ma mancano ancora le autorizzazioni». Quelle necessarie le dovranno rilasciare l’Autorità portuale e quella marittima (ieri erano presenti il presidente Paolo Piro e il comandante del circondario marittimo di Golfo Aranci, Marilisa Lombardi). Inutile fare previsioni sui tempi: quando il progetto Moby arriverà negli uffici sarà avviata l’istruttoria della pratica.

Insomma, l’operazione Golfo Aranci non è semplice, perché la burocrazia di solito è una brutta gatta da pelare. Il porto annaspa e la popolazione reclama atti concreti, come dice chiaramente il sindaco Giuseppe Fasolino che sulla flotta di Onorato e sul rilancio dei traffici portuali ha già scommesso tanto. Del resto, proprio sull’emergenza porto era caduta la vecchia giunta guidata da Sergio Memoli. In campo ci sono investimenti, infrastrutture e posti di lavoro, vale a dire il futuro del paese. «Vogliamo rilanciare l’economia portuale - conferma Fasolino - e da cittadini, imprenditori e commercianti giunge una spinta forte per superare in fretta le difficoltà burocratiche e raggiungere un obiettivo che per noi rappresenta una priorità assoluta».

A Golfo Aranci, Moby ha presentato anche le complessive strategie di sviluppo della compagnia che nel 2009 ha trasportato in Sardegna tre milioni e mezzo di passeggeri, oltre un milione e 400mila all’Isola d’Elba e 650mila in Corsica. Per il 2010, in Sardegna, il primo obiettivo è quello di consolidare la posizione di vettore di riferimento «come testimonia l’apertura anticipata della Genova-Olbia che sarà attivata già dal mese di marzo con partenze notturne trisettimanali e che diventerà attiva tutto l’anno. Il secondo è quello di aprire nuovi mercati, a cominciare da Golfo Aranci. Burocrazia permettendo, naturalmente.
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