La Nuova Sardegna

«Transport»: raffica di condanne

Simonetta Selloni

Nel 2007 in Goceano e Barbagia erano finite in cella 17 persone

23 gennaio 2009
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NUORO. Si è concluso con una raffica di condanne il processo per quella che era stata definita “Operazione transport”, un traffico d’armi tra l’Emilia e la Sardegna, più in particolare il Goceano e la Barbagia, che il 5 maggio del 2007 aveva portato in carcere 17 persone, ma che complessivamente aveva coinvolto ben 25 persone. Il processo si è svolto per la maggior parte degli imputati davanti al Gup del tribunale di Nuoro, Palmas.
 

Degli imputati giudicati in abbreviato, solo tre sono stati assolti, mentre tre, che hanno chiesto di essere giudicati con rito ordinario, sono stati rinviati a giudizio. Per un quarto imputato è stato invece dichiarato il non luogo a procedere. Per tutti gli imputati è caduta l’accusa dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico d’armi: tra quelle sequestrate, anche due mitragliatori Kalashnikov, recuperati proprio il 5 maggio 2007 su un pianale di un carro attrezzi, lungo la strada tra Macomer e Anela.

Le condanne più pesanti sono state comminate a Ivan Tore, di Sorgono: sei anni e otto mesi, e a Paolo Flores, di Benetutti, a 5 anni e 10 mei. Condannati anche Enrico Arca (Ozieri) a 4 anni e 10 mesi, Giannino Argiolas (Nuoro) a 4 anni, Davide Carta (Nuoro) 1 anno e 4 mesi, Bastiano Cosseddu (di Anela, era nel carro attrezzi in compagnia di due Kalashnikov, un fucile d’assalto prodotto in Polonia, più altre armi provenienti dalla ex Cecoslovacchia, Stati Uniti e già in dotazione all’Esercito Italiano) a 2 anni e 8 mesi - ma gliene erano stati già comminati 4 e 10 mesi a Sassari -, Francesco Fenude (Sorgono) un anno,

Salvatore Formiga (Ozieri) un anno e 4 mesi, Giovanni Elia Mudulu (Olbia) 10 mesi, Gian Battista Palma (Ozieri) 1 anno e un mese, Davide Pinna (Nuoro) 10 mesi, Pietro Paolo Piras (Nuoro) 1 anno e sei mesi, Giuseppe Porcu (Ozieri) un anno e un mese, Giuseppe Tanda (Ozieri) un anno e un mese, Giovanni Tore (Sorgono) un anno e 4 mesi, Francesco Secci (Nuoro) 10 mesi. Assolta invece perché il fatto non sussiste Giovanna Arcadu (Ozieri), Luigi Carta e Giovanni Antonio Mereu (Benetutti). Per Giovanni Salaris (Benetutti), è stato dichiarato il non luogo a procedere, mentre sono stati rinviati a giudizio e saranno processati il 7 aprile in tribunale a Nuoro Agostino Danna di Teti, Timoteo Cherchi di Benetutti e Roberto Cocco di Anela.

 Tra le armi recuperate, c’erano un fucile a ripetizione semiautico M1 Garand, che fino a qualche anno fa usava l’esercito italiano, tre pistole di cui due mitragliatrici prodotte nella ex Cecoslovacchia, un numero consistente di munizioni e caricatori completi. Un mini arsenale che, secondo le accuse, doveva andare ad alimentare la criminalità del Centro Sardegna.
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