La Nuova Sardegna

Onde record sulle coste sarde

Paoletta Farina
Onde record sulle coste sarde

Domani e domenica violenta mareggiata nel Nord Ovest

23 gennaio 2009
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SASSARI. Tempesta con forte mareggiata in arrivo sulle coste nord occidentali della Sardegna: onde alte dagli otto ai 18 metri e vento prima di libeccio e poi di maestrale flagelleranno l’isola tra domani e domenica secondo le previsioni dell’Istituto di Scienze Marine del Cnr di Venezia.

Uno scenario apocalittico, che richiama lo tsunami che nel 2005 smosse il Pacifico dallo Sri Lanka alla Thailandia. Un bollettino che ha fatto scattare l’allarme e preoccupato proprietari di barche e case vicino alle spiagge. Cosa fare? Portare via il gozzo dal porto, rifugiarsi sul Gennargentu? Ma il fatto eccezionale, per chi non è un tecnico, è una situazione al contrario non eccezionale per il previsore, Luigi Cavaleri, ricercatore dell’Ismar del Consiglio nazionale delle ricerche che ad onde anomale e mare in burrasca è del tutto abituato.

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«Sì, è vero, quella che arriverà tra domani e domenica sulle coste della Sardegna è una mareggiata molto violenta - spiega Cavaleri, esperto del moto delle onde ulle coste della Sardegna - ma non è una cosa strana. Ad Alghero, ad esempio, si è registrata negli ultimi vent’anni l’onda più alta che sia apparsa nel Mediterraneo, con un altezza di 9,9 metri. Quindi è un fenomeno che è già stato presente».

I dati scaturiscono dal sistema di previsione delle onde che produce giornalmente bollettini su vento e onde per le 72 ore in tutto il Mediterraneo. Un sistema che è stato «brevettato» dall’Aeronautica militare e dall’Ismar e che dà ottimi risultati per le previsioni. Tant’è che Cavaleri fa sapere che il maltempo che si è abbattuto sulle coste calabresi e siciliane alcune giorni fa era stato previsto con le stesse procedure.

«La mareggiata di libeccio colpirà le coste occidentali della Sardegna con onde che alle 18 - entra nel dettaglio Cavaleri - sono previste di 8-9 metri, e onde singole fino a 16-17. Subito dopo subentrerà un forte vento di maestrale proveniente dal golfo del Leone che spingerà l’altezza fino a 9-10 metri e con onde singole fino a 18 metri».

«E’ come - spiega ancora Cavaleri - se nella massa della popolazione che ha un’altezza media svettasse il giocatore di basket. Ma questo non significa che sulla costa arriverà un muro d’acqua. L’altezza dell’onda è determinata dalla profondità del mare. Il fondale, infatti, fa da limite. E’ chiaro quindi che sulla spiaggia non potremmo avere un fenomeno di questo tipo».

Ma allora cosa si può consigliare? «Non uscire in barca - premette Cavaleri -. Il mare sarà particolarmente pericoloso perchè incrociato, con un moto ondoso da nord-ovest che si sovrappongono a quello da sud-ovest. Il picco è previsto per la mezzanotte fra il 24 ed il 25». Le previsioni di Cavaleri non hanno però finora avuto eco nella protezione civile sarda. A tarda sera di ieri non era stato ancora diffuso alcun allarme meteo.

Al Sar, il servizio agrometerologico regionale, restano stupiti. Dice il previsore Alesssandro Delitala: «Mi sembra improbabile che possano svilupparsi onde di una tale altezza». E conferma comunque il record registrato ad Alqualche anno fa.
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