La Nuova Sardegna

Botte da orbi al commerciante cinese

Federico Spano

Aveva pattuito 50 euro per un lavoretto. Poi il giovane, col padre, ne pretendeva 250

23 gennaio 2009
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BONO. Per rattoppare l’intonaco di una parete del suo magazzino, un commerciante cinese, da due anni residente a Bono, si era rivolto a un giovane del posto. Per quel piccolo lavoretto era stato pattuito un compenso di 50 euro. Ma il ragazzo, dopo avere completato l’opera, l’8 gennaio scorso si è presentato nel negozio accompagnato dal padre. I due hanno chiesto al cinese 250 euro, ma di fronte al suo netto rifiuto, lo hanno letteralmente massacrato di botte, fratturandogli una vertebra. Padre e figlio, entrambi operai forestali, sono stati arrestati ieri dai carabinieri.

Salvatore Corrias, 48 anni, e Giovanni Antonio Corrias, di 27, sono accusati di tentata estorsione aggravata, lesioni gravissime e violenza privata. I due sono stati arrestati ieri mattina su ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Nuoro, Teresa Castagna, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Daniele Rosa. Salvatore Corrias è stato rinchiuso in carcere a Nuoro, mentre per il figlio sono stati disposti gli arresti domiciliari.

I dettagli dell’operazione, che è stata portata avanti e conclusa con l’arresto dei due, nonostante l’atteggiamento omertoso di tutti i paesani che si trovavano vicini al negozio al momento dell’aggressione, sono stati illustrati ieri mattina dal comandante della compagnia di Bono, il capitano Alessandro Corda. All’inizio di gennaio il proprietario del negozio di abbigliamento, un cinese perfettamente integrato in paese, si era rivolto a Giovanni Antonio Corrias per un piccolo intervento da fare nel suo magazzino. Per l’intonacatura di una parete, i due avevano pattuito un compenso di 50 euro.

Dopo avere eseguito il lavoro, l’8 gennaio scorso, verso le 18.45, padre e figlio sono entrati nel negozio del cinese, in corso Angioy, richiudendosi la porta alle spalle. Prima si sono diretti verso il magazzino, per vedere il risultato del lavoro. Poi si sarebbero rivolti al commerciante con una pretesa economica che andava ben oltre la cifra stabilita. «Per il lavoro ci devi dare 250 euro», avrebbero ordinato al cittadino straniero. Di fronte al suo netto rifiuto, prima gli avrebbero impedito di uscire dal magazzino, poi avrebbero iniziato a pestarlo selvaggiamente. I due non si sono fermati neppure quando la loro vittima è caduta per terra, prendendola a calci.

Il primo a soccorrere il cinese è stato un altro commerciante straniero, un cittadino egiziano che ha un’attività proprio di fronte a quella della vittima. I due, dopo essere andati alla guardia medica, hanno chiamato i carabinieri. Dopo le prime cure, il negoziante è stato trasferito all’ospedale di Nuoro, dove è stato ricoverato con una prognosi di 90 giorni. Il cittadino straniero, infatti, ha riportato la frattura di una vertebra, oltre a varie ecchimosi sul volto e in più parti del corpo.

Il cinese è riuscito a identificare i suoi aggressori dalle foto segnaletiche che gli sono state mostrate dai carabinieri. I militari, è stato riferito ieri mattina, hanno dovuto svolgere le indagini tra mille difficoltà. Tutte le persone del paese, infatti, dai vicini di casa agli altri commercianti, che avrebbero potuto sentire o vedere qualcosa, hanno detto di non essersi accorti di nulla.
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