La Nuova Sardegna

Discesa dei Medi Candelieri e si respira aria di Faradda

Marco Deligia
Discesa dei Medi Candelieri e si respira aria di Faradda

Si avvicina la Festa Manna. Venerdì 8 agosto il «collaudo» generale con la discesa dei Medi Cadelieri. La prova generale è riuscita: i ceri sono stati allineati nello stretto corridoio realizzato in piazza Castello. Bagno di folla e applausi per i giovani portatori

09 agosto 2008
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SASSARI - Oltre a confermarsi attori generosi in una rappresentazione spontanea di passione incontenibile per una tradizione sassarese che più sassarese non si può - quella dei Candelieri -, i 23 gruppi che ieri, dal pomeriggio sino a tarda sera, hanno dato anima e corpo nella discesa dei «Medi», si sono generosamente prestati anche a fare da collaudatori alla «Faradda» del 14 agosto. La loro fatica è stata accompagnata dagli incitamenti del pubblico nel passaggio in largo Cavallotti, piazza Azuni, corso Vittorio Emanuele, piazza Sant’Antonio e corso Vico, sino all’approdo in piazza Santa Maria.

Le giovani squadre hanno sperimentato positivamente l’allineamento sull’unico lato praticabile per la partenza da piazza Castello, lungo la caserma Lamarmora. Una verifica utile per la «Festha Manna», davanti al sindaco Gianfranco Ganau. «Si coglie un entusiasmo che fa davvero piacere - ha valutato il primo cittadino -. E poi ben 23 candelieri si sono disposti in modo ordinato per l’inizio della loro discesa nello spazio che abbiamo completato in piazza Castello. Un segnale confortante in vista della grande Discesa con i dieci grandi ceri dei gremi».

Altra nota di merito, la puntualità della partenza, nel rispetto dell’orario prestabilito per il via del primo candeliere. Alle 18 si è mosso il cero raffigurante San Cristoforo, patrono del gremio sociale degli autoferrotranvieri, sulle spalle di otto adolescenti con la «benedizione» dello stessa associazione devota al santo «portatore di Cristo». In seconda posizione una colonna con le immagini della Madonna della Mercede, fatta ondeggiare da un’equipe che ha affiancato a ragazzi sassaresi alcuni giovani di Sorso, tanto per ribadire che la voglia di interpretare le tradizioni dei Candelieri va sempre di più oltreconfine. Un secondo cero medio di San Cristoforo è stato realizzato da una compagine con componenti del quartiere di Li Punti e della borgata di San Giovanni.

Il fulcro e la culla della passione per «Li Candaleri» resta comunque il centro storico. Nel cuore della città si è formato il gruppo che ieri, per l’ennesimo anno, ha fatto danzare il cero medio di San Maurizio, santo protettore dei Macellai. E l’autentico cuore di Sassari ha rivolto il suo omaggio, con la squadra dei «Medi Falegnami», ad Alessandro Pinna, prematuramente scomparso quattro anni fa. Il fratello minore, Roberto, con i suoi amici, si è speso per dedicargli una candeliere, commissionato ad artigiani locali che lo hanno rifinito con decorazioni in oro; preziose come l’impegno dedicato nella discesa ad Alessandro, che l’avrà corrisposto con un sorriso infinito dal cielo terso.
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