La Nuova Sardegna

Maltempo

Black out per neve in Sardegnache cosa non ha funzionato

Black out per neve in Sardegnache cosa non ha funzionato

Traffico in tilt, scuole e uffici chiusi, black out. L'isola si ferma. Voi che ne pensate? Dite la vostra

18 dicembre 2007
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Disastro-maltempo annunciato, ma senza contromisure forti: la grande neve (almeno per l’isola) e i blackout a catena hanno messo in ginocchio la Sardegna nel giro di poche ore. Scuole chiuse. Servizi sanitari a rischio. Strade paralizzate. Greggi e mandrie isolate sulle alture. Allevatori bloccati sui monti di Serpeddì. Decine di centri al buio per molte ore in tre province. Danni ingentissimi.

La Protezione civile, l’Enel e l’Anas spiegano però di aver fatto il possibile: «L’emergenza, per quanto prevista, si è rivelata eccezionale: per capirlo basta vedere le foto delle città ricoperte di neve», affermano. E si scagliano contro quei camionisti che in maniera irresponsabile si sono messi in viaggio sapendo di correre il pericolo poi divenuto effettivo di far finire di traverso i loro Tir sulla carreggiata, rendendo così impraticabili due arterie fondamentali (la 131 e la Nuoro-Abbasanta) e di fatto spezzando in due l’isola.

Le responsabilità. La caccia ai colpevoli - ma anche la voglia di riflettere, c’è stato un vertice in prefettura - è partita di gran carriera ma nessuno ha intenzione di assumersi tutte le colpe.  Non lo fa la Provincia che subito, attraverso l’assessore Giovanni Porcu, ammette: «Coi mezzi a disposizione di più non si poteva fare, ma è certo che è mancato il coordinamento della Regione, è evidente che la gestione verticistica della Protezione civile non ha funzionato: noi come Provincia non siamo stati coinvolti».

Non ha voglia di assumersi tutte le colpe, per quanto riguarda Nuoro, una delle città più colpite, neanche il Comune, al quale nell’arco di 48 ore sono piovute una marea di telefonate dai cittadini e una sola domanda: «Perché non ci mandate uno spazzaneve?». Ma lo spazzaneve, spiega il vicesindaco e assessore alla Qualità urbana, Ivo Carboni, non rientra nei programmi del Comune per un motivo molto semplice: costa troppo. «Non possiamo spendere i 200mila euro necessari - spiega Carboni - ma bisogna anche considerare che queste nevicate sono un evento eccezionale, per fortuna non capitano tutti i giorni».

Le critiche. Alcuni consiglieri dell’opposizione attaccano Regione e Anas. L’esponente dei Riformatori Gavino Cassano presenta un’interrogazione urgente, con richiesta di risposta scritta, sul blocco della circolazione sulla statale 131. Il rappresentante di An Matteo Sanna lancia accuse di «impreparazione»: «Sicuramente le nevicate di questi giorni sono un fatto eccezionale, ma non per questo - rimarca - non poteva essere predisposto un servizio di prevenzione in alcune strade sarde». «Comunque l’emergenza testimonia l’incapacità di gestire situazioni di questo tipo - conclude Sanna -. Il tutto con gravi rischi per migliaia di sardi che vivono nelle aree più colpite».

Voi che ne pensate? Di chi è la colpa dell'emergenza? L'isola dovrebbe essere pronta a reagire anche in questi casi eccezionali o è meglio non sprecare risorse importanti per altri settori? Dite la vostra e inviate foto e video delle nevicate e dei disagi
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