La Nuova Sardegna

Oristano

Incendio doloso devasta 400 ettari 

di Simonetta Selloni
Incendio doloso devasta 400 ettari 

Villa Sant’Antonio, quattro elicotteri e due Canadair per spegnere le fiamme

22 giugno 2017
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VILLA SANT’ANTONIO. Un incendio devastante, oltre quattrocento ettari di pascolo, macchia, rimboschimento e anche bosco percorsi dalle fiamme che certamente hanno un’origine dolosa anche se il Nucleo investigativo del Corpo forestale solo oggi potrà esprimersi con maggiori certezze; due Canadair coinvolti, da Olbia e Ciampino, quattro elicotteri, da Fenosu, Bosa, San Cosimo e Sorgono, per centinaia e centinaia di lanci. Poi a terra, almeno una cinquantina di uomini tra Corpo forestale, Forestas, Vigili del fuoco di Oristano e Ales ma anche tanti volontari e barracelli.

Ieri, il territorio di Villa Sant’Antonio e le pendici del Monte Grighine sono stati ancora una volta al centro della furia incendiaria. Le fiamme sono partite dopo le 13 dalla provinciale 35 che collega il paese a Mogorella. Da lì, il maestrale e il caldo hanno compiuto un’opera distruttrice che ha anche lambito la periferia di Villa Sant’Antonio. Tutto l’apparato della Protezione civile si è mobilitato, ma le forze schierate in Sardegna non sono state sufficienti perchè il fuoco non dava tregua. E infatti è stato fatto arrivare un Canadair da Ciampino (assistito per i rifornimenti dalla base di Decimomannu), in una lotta resa ancora più difficoltosa dal fatto che molti vasconi di approvvigionamento idrico sono prosciugati dalla siccità. Peraltro, mentre gran parte delle forze era concentrato su Villa Sant’Antonio, un altro incendio si è sviluppato anche sul Monte Arci, in territorio di Masullas, andando a intaccare il rimboschimento. Per avere ragione delle fiamme, due dei quatto elicotteri sono stati spostati in quell’area.

Le operazioni anticendio sono andate avanti tutta la sera. All’imbrunire, i mezzi aerei hanno dovuto lasciare il campo, dove erano presenti anche la sala operativa mobile dei Vigili del fuoco e il Gruppo analisi e utilizzo del fuoco controllato del Corpo forestale. Il Corpo forestale ha presidiato la zona per la notte. Alle prime luci del giorno sono riprese le operazioni di bonifica, nella speranza che i focolai non riprendano vigore.

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