La Nuova Sardegna

Oristano

Lutzu-Obinu: duello finale Ma nessuno svela la giunta 

di Simonetta Selloni
Lutzu-Obinu: duello finale Ma nessuno svela la giunta 

I due candidati sindaco verso lo sprint nel faccia a faccia in piazza Eleonora Qualche stoccata e posizioni non molto distanti su turismo e urbanistica

21 giugno 2017
4 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Incisivi e ficcanti, ma con stile e rispetto: Maria Obinu e Andrea Lutzu si sono confrontati senza esclusione di colpi nel faccia faccia organizzato da La Nuova Sardegna. Hanno zoppicato entrambi sulle domande relative alla storia della città. Ecco una sintesi del dibattito moderato da Enrico Carta.

Molti punti in comune. D’accordo su molte cose: Obinu e Lutzu quasi alleati?

OBINU: «Una buona campagna elettorale me la sta facendo lo stesso Lutzu. Difficile che trovi qualcosa della giunta Tendas che non vada. Questo vuol dire che abbiamo amministrato bene, abbiamo messo le basi sullo sviluppo».

LUTZU: «Mi stai quasi convincendo a votarti, ma le differenze sono tantissime. Io ho detto che il bilancio della consiliatura Tendas è fallimentare. Se il progetto di Oristano est sarà buono, lo porterò a compimento. Ma tante cose non sono andate bene: poca condivisione, il termodinamico, la spendita dei soldi pubblici, il porticciolo».

Capitale Oristano. Riprendendo il nome della coalizione di Martinez, i due candidati sono stati chiamati a parlare del futuro ruolo del capoluogo.

OBINU: «In alcune occasioni ci sono state difficoltà con altri Comuni, ma è la dialettica politica. Ci vuole tempo, non si risolvono le cose schioccando le dita. Dobbiamo toglierci casacche e campanilismi, siamo al servizio della cittadinanza e di un’area più vasta».

LUTZU: «Dobbiamo riportare Oristano al centro del territorio. Sicuramente il nome capitale Oristano non è mai piaciuto, denota molta presunzione. Penso allo sport: Oristano ha strutture sportive che devono essere migliorate. Può crescere come sport, cultura, migliorando la qualità».

Un mega-palazzetto. Nascerà un palazzetto da 2mila posti: un’opportunità o uno spreco?

LUTZU: «Un’opportunità, ma anche una patata bollente per la prossima amministrazione. In tempi non sospetti e in attesa del palazzetto chiesi che quei soldi fossero utilizzati per riqualificare tutti gli impianti sportivi. Non è stato possibile. Sarebbe stato più corretto riqualificare gli impianti con 1milione 250mila euro».

OBINU: «Il palazzetto rappresenterà una buona opportunità. Anche per i grandi eventi. Spazio che Oristano adesso non ha. Per gli impianti bisogna ipotizzare una gestione analoga a quella studiata per la palestra di via Santu Lussurgiu».

Sportello Europa. Si può potenziare l’ufficio che si occupa di cercare finanziamenti?

LUTZU: «Non c’è solo l’Europa, c’è il credito sportivo, ci sono imprenditori che vorrebbero investire, si possono ipotizzare dei master plan. Ci vuole una struttura pubblica che accompagni queste proposte e la ricerca dei finanziamenti».

OBINU: «Bisognerà implementare lo Sportello Europa, ma si dovranno fare scelte. Il Comune con la spending review ha depotenziato le capacità di assunzione. Questa ristrettezza sta venendo meno, si possono fare le scelte».

La lobby di Torregrande. C’è una lobby di Torregrande che ne blocca lo sviluppo?

OBINU: «Bisogna rispettare tutti, non credo siano i proprietari di case che vogliono bloccare lo sviluppo della borgata. Serve il turismo orizzontale, una sorta di albergo diffuso. Non può diventare una babele, ci sono regole da rispettare».

LUTZU: «Torregrande ha la fortuna di avere una conformazione geografica pianeggiante. È impensabile che lo sviluppo basato sulle strutture alberghiere possano sorgere nella borgata. Devono sorgere tra villa Baldino e il porticciolo. Le strutture alberghiere qualcuno verrà a farle se ci saranno le infrastrutture».

Polo intermodale. Sorgerà vicino alla stazione: soluzione ottimale?

LUTZU: «Si, io lo avrei fatto lì, ma è monco perché è stato dimezzato dalla Regione. Quella è la sede naturale per come è concepito. Una intermodalità nella zona ospedaliera avrebbe avuto criticità maggiori».

OBINU: «Sono d’accordo, deve nascere nella zona della stazione ferroviaria, che non si può spostare. Tuttavia, nella zona di via Rockefeller si può prevedere il deposito dell’Arst».

Stop agli autobus vuoti. Cosa fare per rendere più appetibile il servizio di trasporto urbano?

OBINU«Quando sorgerà il polo intermodale, i pullman non gireranno più vuoti. Andranno riviste linee e fermate».

LUTZU: «Il prossimo sindaco dovrà mettere mano al piano della mobilità da discutere con la gente».

Le promesse tradite dal Puc. In molte zone C2Ru i cittadini pagano l’Imu come per fossero aree edificabili, ma non possono costruire.

OBINU: «La lottizzazione prevede che i privati si mettano insieme, ma poi la palla passa alla Regione. Di quelle 15 lottizzazioni, i 2 terzi possono edificare, ma con indici minori».

LUTZU: «Un problema che sta creando molti malumori oltre a quello gravissimo degli usi civici. Alcune lottizzazioni sono bloccate per il problema delle opere di urbanizzazione a carico del Comune. Nei rapporti con la Regione gli amministratori devono farsi sentire: molti progetti sono fermi da due anni».

Sindaco di una minoranza. Chi vincerà sarà espressione di un 20 per cento. Non sarebbe stato meglio cercare intese con forze politiche rimaste fuori dal ballottaggio?

LUTZU: «Ecco perché parlo sempre di coinvolgimento, anche delle forze che stanno all’opposizione che potranno partecipare. Gli apparentamenti non li abbiamo voluti perché sarebbero stati controproducenti.

OBINU: «Al di là dei numeri chi vincerà sarà il sindaco della città. La legge è chiara e permetterà di governare. Anche il non voto è un’espressione di democrazia. Il no agli apparentamenti è stata una scelta di coerenza e di rispetto chi mi ha sostenuto».

La squadra. Fuori in nomi della Giunta!

OBINU: «Si terrà conto dei voti dei candidati. Abbiamo anche il compito di allargare a tutti i moderati che sono andati via. Potrebbero esserci sorprese. Il vice sindaco sarà Stefano Spada, non ho cambiato idea».

LUTZU: «Vi sorprenderemo con il nostro vice sindaco. Gli assessori dovranno avere tre caratteristiche: consenso, capacità di relazionarsi con gli uffici e con i funzionari, capacità professionali, tecniche e di buon senso».

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative