La Nuova Sardegna

Oristano

Barigadu, allarme siccità Un appello dei sindaci 

di Maria Antonietta Cossu
Barigadu, allarme siccità Un appello dei sindaci 

L’Unione dei Comuni: «La Regione stanzi risorse per interventi strutturali» Si pensa alla creazione di laghetti collinari e al recupero delle fonti abbandonate

16 giugno 2017
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BUSACHI. Non si placa la sete nell’isola e le contromisure studiate dai Comuni non sono sufficienti o hanno tempi di attuazione più lunghi della stagione arida. Tuttavia, da qualche parte bisogna cominciare per affrontare un problema che verosimilmente potrebbe presentarsi anche nei prossimi anni.

Consapevoli di questo, i sindaci dell’Unione del Barigadu hanno sottoscritto un ordine del giorno indirizzato all’assessorato all’Agricoltura e alle commissioni regionali Attività produttive e Ambiente per sollecitare interventi strutturali nei territori a vocazione agropastorale. Il consesso si è riunito ieri nella sede di Giolantine per redigere un documento in cui si chiedono misure efficaci sul piano dell’infrastrutturazione delle campagne e si sollecita una programmazione che possa fronteggiare nel lungo periodo un fenomeno che non è destinato a regredire. Le istanze saranno ribadite nell’incontro urgente chiesto all’assessore Luigi Caria e alle associazioni di categoria.

«Siamo di fronte a un’emergenza che in futuro tenderà a peggiorare e la Regione è in ritardo sugli adempimenti climatici che ne sono la causa: prenda atto che c’è bisogno di pianificare gli interventi per risolvere il problema della siccità», ha rimarcato il sindaco di Sorradile, Pietro Arca. L’assemblea ha dato un’indicazione chiara sulle azioni da intraprendere e nella pianificazione degli interventi sollecitati alla politica la risorsa Omodeo avrà un’importanza capitale.

I territori che orbitano attorno al lago sono sempre stati estromessi dallo sfruttamento delle acque nonostante le migliaia di ettari di terreno sacrificate all’invaso. Ora le amministrazioni locali tornano a rivendicare con forza la contropartita negata: «Alla Regione chiediamo di stanziare risorse che consentano ai Comuni del Barigadu e del Guilcer di fare interventi strutturali come la creazione di laghetti collinari e di pozzi artesiani. Sullo stesso piano mettiamo anche il recupero delle acque sorgive in stato di abbandono», ha reclamato il presidente dell’Unione, Giovanni Orrù.

L’Unione del Barigadu si è già mossa autonomamente per potenziare la rete dei punti di prelievo idrico installando nuovi serbatoi sia per le aziende agricole che per l’attività di protezione civile. Lo stesso hanno fatto o stanno facendo i singoli Comuni, come Sorradile con i collegamenti alle falde acquifere o Busachi, dove sono cominciati i lavori di costruzione della condotta che convoglierà le acque dal pozzo dell’Enas ubicato vicino alla diga alle aziende a ridosso della statale 388.

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