La Nuova Sardegna

Oristano

ABBASANTA 

Gelate e siccità, il Consiglio decreta lo stato di emergenza

ABBASANTA. Dalle gelate alla siccità nel giro di un mese. Anche il territorio di Abbasanta ha dovuto fare i conti con le conseguenze degli sbalzi climatici e della prolungata assenza di...

05 giugno 2017
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ABBASANTA. Dalle gelate alla siccità nel giro di un mese. Anche il territorio di Abbasanta ha dovuto fare i conti con le conseguenze degli sbalzi climatici e della prolungata assenza di precipitazioni, situazione che ha costretto a proclamare lo stato di calamità per due eventi distinti. È successo nell’arco di una sera: giovedì il consiglio comunale si è riunito e ha decretato lo stato di emergenza per i comparti agricolo e zoo- tecnico. Il repentino abbassamento delle temperature che si è verificato ad aprile ha danneggiato diversi vigneti della zona e pregiudicato alcune produzioni orticole, mentre l’arsura dei mesi precedenti e successivi sta minacciando il settore olivicolo e aggravando ulteriormente la situazione delle aziende ovine e bovine. «Molti viticoltori hanno lamentato il fatto che il freddo abbia vanificato i raccolti –, ha riferito l’assessore all’Agricoltura Alessandro Cabras –. Siamo passati dal gelo al caldo, che ha causato danni non indifferenti alla pastorizia. Il raccolto del foraggio è stato scarso; quantità e qualità del fieno non sono sufficienti e gli allevatori andranno incontro a maggiori spese per l’acquisto di altre scorte e del mangime. Questa situazione aggrava la crisi che sta attraversando la categoria, già penalizzata dalla svalutazione del latte. Chiederemo alla Regione un ristoro almeno parziale per chi ha subito danni», ha annunciato prima di passare alle votazioni. L’atto sarà trasmesso in Regione e alle agenzie Laore e Argea, che sulla scorta delle domande degli imprenditori agricoli effettuerà i sopralluoghi per la stima dei danni. La stessa iniziativa è stata adottata nei giorni precedenti dai Comuni di Norbello e Sorradile e dal commissario straordinario di Sedilo, ma le amministrazioni che hanno dichiarato lo stato di calamità e che si apprestano a farlo sono ancora più numerose.
Maria Antonietta Cossu
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