La Nuova Sardegna

Oristano

accuse dei riformatori 

Milioni chiusi nel cassetto e le strade restano in dissesto

Milioni chiusi nel cassetto e le strade restano in dissesto

ORISTANO. Quindici milioni chiusi in un cassetto della Regione. Dovrebbero servire per sistemare quelle strade che sempre più stanno andando incontro a un disastro annunciato, dal momento che la...

04 giugno 2017
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ORISTANO. Quindici milioni chiusi in un cassetto della Regione. Dovrebbero servire per sistemare quelle strade che sempre più stanno andando incontro a un disastro annunciato, dal momento che la Provincia non ha più i trasferimenti necessari per provvedere alle manutenzioni e quindi si vede costretta ad abbassare i limiti di velocità per far sì che la sicurezza venga rispettata.
Questa situazione ha già fatto scaturire notevoli proteste da parte di Comuni e ora è la volta del consigliere regionale Attilio Dedoni che punta il dito contro quello che ritiene il vero responsabile ovvero la Regione: «Quanto sta emergendo penalizza le attività produttive e mette in pericolo la sicurezza dei cittadini. Le responsabilità sono della Regione che tiene nel cassetto 15 milioni che avrebbero potuto dare un enorme contributo al rilancio dell’economia locale», dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi. La Regione avrebbe dovuto prevedere che l’Anas non avrebbe mosso un dito per la manutenzione della viabilità provinciale, neppure se finanziata con i soldi della Regione. Così proprio la Regione ora rimanda indietro ai Comuni, al Consorzio Industriale e alla stessa Provincia i fondi per la manutenzione delle strade.
« Tutto ciò si sarebbe potuto fare anni fa, evitando l’inutile passaggio nelle mani dell’Anas che ha invece portato al blocco dei fondi e al degrado della rete stradale – prosegue Attilio Dedoni –. Questa non è che l’ennesima dimostrazione della cattiva amministrazione e dell’indifferenza che la Regione ha sempre mostrato per l’Oristanese. Il caso delle mancate manutenzioni, però, solleva anche, ancora una volta, la questione aperta dei rapporti con l’Anas. Le condizioni pietose in cui versano tutte le strade sarde dovrebbero indurre la giunta regionale a riconsiderarne i rapporti» Per questo resta valida la proposta di legge dei Riformatori per la regionalizzazione della rete stradale.
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