La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, il futuro nel cibo a km zero 

di Alessandro Farina
Bosa, il futuro nel cibo a km zero 

Successo del mercatino allestito alle Conce. Il plauso degli operatori e dei ristoratori

04 giugno 2017
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BOSA. Scenario da favola le Conce, il mercatino a Km zero promosso dall’amministrazione civica in collaborazione con Laore Sardegna e Gac Nord Sardegna ha aperto ieri battenti sul lungofiume Scherer, nella sponda sinistra del Temo. Occasione di promozione, l'auspicio è per la crescita, dei prodotti della valle del Temo e del territorio che si estende dalla Planargia fino al Montiferru. Come anche, se non soprattutto, prova generale di una rinnovata collaborazione tra più settori non sempre a canali comunicanti in passato, la chiave economica e turistica da giocare per il futuro. «Qui perde l’idea antica e superata di concorrenza e vince il principio di collaborazione, questo lo spirito dell'iniziativa», spiega l’assessore alle Attività pesca, Silvia Tanda. A guardarla tutta al femminile mamma e madrina di un’idea che lentamente sembra prendere pratica piega, a vedere gli stand allestiti alle Conce con al centro i piatti preparati dagli chef locali, compreso il dolce del giovane pasticciere Leo Canu. «Al convegno di presentazione dell’iniziativa, venerdì sera nel chiostro del Carmelo, molti dei presenti erano persone particolarmente sensibili al prodotto a km zero» racconta Pastorella Crisponi, di Laore Sardegna.
Insomma per il mercatino il pubblico c’è, quello «Rispettoso e attento alla tradizione locale e alle produzioni biologiche del territorio che si visita ad esempio. Poi: quale miglior vetrina se non quella di Bosa» dice rivolta alla location. Negli stand il miele del Montiferru di Francesco Chessa, la Malvasia di Bosa delle cantine Madeddu e Columbu, la birra artigianale di Karl Fitzpatrick, la frutta e gli ortaggi di Piero Pischedda, Antonio Carta, Gianni Vargiu di Bosa e Antonio Tiana di Tinnura, le piante della florovivaistica Saaflor di Antonio Schintu. Mentre i ristoranti per ora aderenti sono Gambero Rosso, Sa Nassa, Verdefiume, Sas Covas, Nolita, Antica locanda di Corte, Biancospino, Estrò, Mannu. «Da tempo utilizziamo i prodotti a Km zero, ci serviamo infatti il più possibile da produttori e pescatori della zona. Questa iniziativa, ringraziamo l’assessore Tanda, ci permette di promuovere le nostre professionalità, ma crediamo possa stimolare la crescita delle produzioni locali, non sempre facili da reperire dicono in coro i ristoratori Claudio Ruggiu di Nolita, Francesco Murtas del Gambero Rosso, Nicola Ibba di Locanda di Corte e Salvatore Farina di Sas Covas. «Per la nostra giovane azienda è un’occasione per farsi conoscere» ribadisce Franco Madeddu della omonima vitivinicola. Che punta ad esempio su “Giolzi” e “Attittidu,” i nomi scelti per alcuni dei propri vini. Ma guardando oltre lo scenario locale: «Il mercato chiede qualità è vero, ma anche quantità delle produzioni: questo il nostro obiettivo» conclude Franco Madeddu.
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