La Nuova Sardegna

Oristano

Cartuccia sulle urne Nel mirino la moglie del candidato sindaco 

di Alessandro Farina
Cartuccia sulle urne Nel mirino la moglie del candidato sindaco 

Magomadas, è stata lasciata davanti all’auto della donna Alessandro Cossu, a capo dell’unica lista: io sono tranquillo

02 giugno 2017
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MAGOMADAS. Risveglio shock, a solo dieci giorni dalle amministrative, nel piccolo paese della Planargia. Una cartuccia è stata lasciata da qualcuno vicino alla Passat di Stefania De Carlo, commerciante che opera nel settore abbigliamento a Bosa, moglie dell’unico candidato a sindaco nelle amministrative 2017, Alessandro Cossu. Dell’episodio si occupano i Carabinieri della compagnia di Macomer al comando del capitano Giuseppe Pischedda, e quelli di Bosa, guidati dal luogotenente Gavino Graziano, che mantengono sulle indagini il più stretto riserbo. «Sono assolutamente tranquillo», commenta Alessandro Cossu. «Furente per quanto accaduto» si dice invece il sindaco uscente Mario Pala, convinto che il gesto possa essere riconducibile al clima elettorale. Solidarietà al candidato, che lavora come agente di polizia municipale a Bosa, e condanna dell'episodio arrivano dal sindaco della città del Temo Luigi Mastino. La cartuccia, calibro dodici caricata a pallini, è stata ritrovata ieri mattina nella via Vittorio Emanuele intorno alle nove da un passante, che ha avvisato i Carabinieri. «Verso le 8.30 mia moglie si apprestava insieme ai miei figli a raggiungere Bosa. Il bambino ha trovato qualcosa a terra sul lato dello sportello anteriore destro della macchina, parcheggiata poco distante da casa, e l’ha raccolto per poi lanciarlo verso il marciapiede opposto. Solo più tardi, quando siamo stati avvisati dai Carabinieri del ritrovamento, ci siamo resi conto di cosa si trattava» racconta Alessandro Cossu. I Carabinieri ci vanno cauti e, con gli elementi attualmente a disposizione ed in attesa di possibili riscontri dai filmati delle videocamere di sicurezza, prelevati ieri dai militari della stazione di Suni, non si sbilanciano in alcuna ipotesi. Compresa quella della possibile intimidazione per vie traverse al candidato sindaco, quella maggiormente accreditata a Magomadas in questo ore. «Questo gesto non fa parte della nostra cultura, credo possa essere nato da un clima alimentato da chi non vuole accettare le regole democratiche e se ne va casa per casa a chiedere di non votare», va già duro il sindaco Mario Pala. «Amareggiato per questa azione vile e miserabile, sono certo che saprai reagire nel modo giusto», è quanto sottolinea il sindaco di Bosa Mastino, assicurando a Cossu e alla sua famiglia la massima solidarietà. «Avrei auspicato meno clamore in questa prima delicata fase di indagini. Credo comunque si tratti del gesto di un balordo» afferma sereno Alessandro Cossu. A capo della lista “Uniti per Magomadas,” l’unica in lizza per il governo del paese, che si presenterà ai cittadini in un incontro pubblico fissato per omenica 4 giugno, dalle 19 nel centro di aggregazione.
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