La Nuova Sardegna

Oristano

Appalti in Prefettura, sistema irregolare senza alcun controllo 

di Simonetta Selloni
Appalti in Prefettura, sistema irregolare senza alcun controllo 

L’intervento dei carabinieri ha bloccato il meccanismo Arresti scattati dopo un tentativo di inquinare le prove 

28 maggio 2017
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ORISTANO. Affidamenti-fotocopia. Ignazio Buccoli e Fulvio Sprio, dirigente e funzionario dell’Ufficio Servizi Comuni, appalti, fornitura di beni e servizi della Prefettura avevano un interlocutore privilegiato per la manutenzione delle caldaie in 31 delle 37 caserme dei carabinieri del Comando provinciale. Ieri, a spiegare i dettagli dell’inchiesta che ha portato Buccoli e Sprio, ai domiciliari per turbativa d’asta e falso, sono stati il procuratore della Repubblica Ezio Domenico Basso e il comandante provinciale dei carabinieri Luciano Paganuzzi,in una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche il prefetto Giuseppe Guetta. I due funzionari assegnavano i lavori alla Progetto Clima di Siamaggiore di cui è titolare e amministratore unico Federico Erdas di 37 anni. Anche lui è indagato per turbativa d’asta e frode in forniture pubbliche ed è destinatario di un provvedimento d’interdizione dalle funzioni. Il fratello Federico è indagato per frode così come un dipendente.
Alt agli affidamenti. Se i carabinieri della Compagnia di Oristano coordinati dal capitano Francesco Giola non avessero interrotto il meccanismo, messi in allarme a ottobre 2016 dalla mancata manutenzione della caldaia nella caserma di Seneghe, e dal fatto che la Progetto Climacertificasse anche 12 interventi manutentivi nello stesso giorno a distanza di chilometri, c’è da chiedersi quanto ancora sarebbe andato avanti. E da quanto si protraeva l’affidamento seriale alla Progetto Clima da parte dei due funzionari.
Sistema collaudato. I carabinieri, dopo l’episodio di Seneghe che li vede parte lesa, avvisano la Prefettura che qualcosa non torna nell’Ufficio dal quale partono gli appalti. Il 29 dicembre nuovo affidamento, una trentina di appalti. Sempre alla stessa ditta. «L’Arma, nella logica del risparmio, aveva inviato dei preventivi. La Progetto Clima, già sotto osservazione per Seneghe, non era tra le ditte indicate». E comunque ottiene gli appalti.
La svolta. Ai primi di marzo i carabinieri si presentano in Prefettura con un ordine di esibizione di documenti. Trovano nuove incongruenze: date modificate nei documenti di incarico. La Progetto Clima otteneva gli appalti prima ancora di presentare il preventivo. Da un controllo, nel computer della ditta a Siamaggiore, viene fuori una mail dove, dalla Prefettura, Erdas riceve in visione i preventivi dei concorrenti.
Inquinamento delle prove. Il riscontro cartaceo nell’ufficio gestito da Buccoli e Sprio rivela «maldestri tentativi di modificare le date di affidamento. Inquinamento delle prove», ha sottolineato ieri il procuratore Basso Inoltre, nonostante i funzionari fossero stati avvisati dell’inaffidabilità della Progetto Clima, continuavano a darle gli appalti. Tradotto: possibile reiterazione del reato. Da qui gli arresti.
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