La Nuova Sardegna

Oristano

vincenzo pecoraro 

Né a destra né a sinistra: vincere fuori dagli schemi

di Roberto Petretto
Né a destra né a sinistra: vincere fuori dagli schemi

ORISTANO. La scossa la dà subito il leader della coalizione, l’assessore regionale Paolo Maninchedda: la sua presenza alla presentazione della coalizione che sostiene Vincenzo Pecoraro alla carica di...

27 maggio 2017
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ORISTANO. La scossa la dà subito il leader della coalizione, l’assessore regionale Paolo Maninchedda: la sua presenza alla presentazione della coalizione che sostiene Vincenzo Pecoraro alla carica di sindaco dice molto di quanto il Partito dei Sardi tenga a questo test elettorale oristanese. Maninchedda apre l’incontro e va giù duro contro Stato italiano, cultura del sospetto e sistema di contrapposizione die poteri che blocca tutto e toglie libertà ai sardi. «Cosa c’entra con Oristano? - dice -Centre perché questa coalizione nasce dalla passione. Non è un accordo tra partiti, ma un’assunzione piena di responsabilità».
Poi qualche stoccata polemica algi avversari, in modo particolare alla candidata del centrosinistra, Maria Obinu, da parte di Gianfranco Picciau (Idea) e Ivano Cuccu (Cittadini per Oristano), ma Gianvalerio Sanna, ex assessore regionale del Pd, chiamato sul palco da Salvatore Ledda, cerca di focalizzare l’attenzione sulle cose da fare: «Cercate di essere concreti. Bisogna lavorare con intensità. Meno confronti pubblici e più tentativi di trasmettere ai cittadini i nostri elementi di novità». Dopo un riferimento all’orgoglio delle radici storiche di Oristano da parte di Franciscu Sedda, consigliere regionale del PdS, è stato Salvatore Ledda di Idee rinnovabili a ritornare sui temi della campagna elettorale, dando qualche spiegazione del mancato accordo con altri coalizioni: «Altri programmi non ci convincevano - ha detto -. Questa è una città malata. Il degrado di questa città ci fa capire il fallimento di chi ha governato».
Giuliano Uras dell’Udc ha parlato di «campagna elettorale anomala, in sordina» e di un momento «di transizione, ma allo stesso tempo di svolta». Ha ammonito i candidati: «Il voto va cercato. Abbiamo il potenziale per vincere, dobbiamo crederci».
Le conclusioni al candidato sindaco Vincenzo Pecoraro che ha tentato di fare una sintesi di alcuni punti programmatici della sua campagna: «Uno dei motivi principali che mi ha spinto a candidarmi è che non voglio più vedere ragazzi che vanno via per non tornare più. Sono stanco di vedere Oristano per perde posizioni».
Ha auspicato «un nuovo modello di gestione», delle difficoltà che nascono dalla mancata «produzione di ricchezza» e della necessità incentivare l’edilizia, anche con un’accelerazione delle procedure di concessione attraverso un potenziamento dell’ufficio tecnico. E ancora di rivitalizzazione del centro storico «con bonus per chi ci va a abitare», di sport «da riportare a come era prima», di slancio alle scuole e di difesa dell’ospedale. Infine la carica ai suoi: «Possiamo vincere: le nostre liste sono le più forti».
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