La Nuova Sardegna

Oristano

Lavori sul Temo a Bosa, aprono i primi cantieri 

di Alessandro Farina
Lavori sul Temo a Bosa, aprono i primi cantieri 

Saranno consolidati diversi tratti di argine del fiume, finanziamenti disponibili Il sindaco assicura: «Tempi rapidi per gli interventi più consistenti»

26 maggio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. Cantiere aperto sul tratto di sponda del fiume Temo per le opere di consolidamento dell’argine, ai piedi della massicciata ferroviaria, ormai eroso. Si tratta di uno dei progetti legati alla sicurezza idraulica e idrogeologica dell’abitato. Nei prossimi giorni il sindaco Luigi Mastino definirà i dettagli del del progetto da 5,9 milioni che prevede la realizzazione di argini e spallette, nel tratto a valle e monte del vecchio ponte in trachite. Sul fronte finanziamenti sono in arrivo altri 250mila euro di fondi regionali per la rimozione delle pericolose gabbie semisommerse nel dismesso impianto di itticoltura di Managu.
Dopo un lungo iter, all’interno del quale sono stati unificati in un unico progetto due distinti finanziamenti per complessivi 550mila euro, sono iniziati i lavori che prevedono il consolidamento del tratto di argine dal nuovo ponte viabile al contrafforte della statale 129 bis, all’altezza del dismesso passaggio a livello ferroviario in direzione est, sulla sinistra idraulica del Temo.
La ditta che si è aggiudicata l’appalto ha già realizzato il cantiere nello spiazzo di fronte all’ex fabbrica di mattoni, aperto un varco nella massicciata della ferrovia per il passaggio dei mezzi pesanti e iniziato le operazioni di livellamento del terreno, dove sarà realizzato l’argine artificiale. «A disposizione ci sono altri 200mila euro, che serviranno per ripristinare argine e massicciata vicino al ponte viabile, sulla parte destra in direzione Bosa Marina», ricorda Luigi Mastino.
La prossima tappa prevede per il 6 giugno un incontro nell’assessorato ai lavori pubblici della Regione con i tecnici incaricati dei progetti del canale di S’Aladerru, di quello di Segapane, e dell’elaborato che riguarda la realizzazione di argini e spallette sul Temo. Tutte queste opere infatti devono essere coerenti rispetto al raccordo dei canali S’Aladerru e Segapane con i nuovi argini del fiume. Per questo progetto la Regione ha dato il benestare alle modifiche richieste dal Comune, senza bisogno di una nuova valutazione di impatto ambientale. L’assenza di un ulteriore studio dunque, dovrebbe rendere più rapidi i tempi per l’approvazione del progetto esecutivo definitivo. Il 7 giugno poi altro incontro a Cagliari sullo smaltimento definitivo delle gabbie di acquacoltura dismesse nella costa del Grifone. «La Regione ha disposto in favore del Comune un finanziamento di 250mila euro, per un lavoro di cui intendiamo definire le modalità in stretta collaborazione con il Provveditorato alle opere pubbliche», conclude Luigi Mastino.
Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative