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Pesca illegale dell’aragosta, sequestrate trentatrè nasse
BOSA. Sequestro di trentatrè nasse e denuncia contro ignoti per l’illecito posizionamento delle attrezzature da pesca nell’area di ripopolamento dell’aragosta. Questo il risultato di una operazione...
25 maggio 2017
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BOSA. Sequestro di trentatrè nasse e denuncia contro ignoti per l’illecito posizionamento delle attrezzature da pesca nell’area di ripopolamento dell’aragosta. Questo il risultato di una operazione di polizia marittima eseguita dagli uomini della Guardia Costiera di Bosa, al comando del tenente di vascello Guido Avallone, nel tardo pomeriggio di lunedì, due miglia e mezzo al largo del porto. Le nasse, vuote, sono state ritrovate nella “Sottozona Bosa Nord” cioè nell’area di ripopolamento del prezioso crostaceo, Palinurus Elepah il nome scientifico dell’aragosta, voluta tempo fa dall’assessorato regionale all’agricoltura in piena sintonia con i pescatori professionisti locali. L’area di interdizione alla pesca è stata prorogata fino al primo settembre 2018 e nella zona è vietata qualsiasi attività di pesca a contatto del fondale, pesca sportiva, ricreativa e subacquea. Ad esclusione della cattura di alcuni esemplari di aragosta da parte di enti di ricerca e per finalità scientifiche, che va comunque espressamente autorizzata.(al.fa.)