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Nuova battaglia in tribunale per le fasce fluviali

Nuova battaglia in tribunale per le fasce fluviali

TERRALBA. Propaganda elettorale a parte, sarà una grossa grana con la quale il prossimo sindaco si dovrà scontrare. Il Piano Stralcio per le fasce fluviali è dall’intero paese indicato come il...

23 maggio 2017
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TERRALBA. Propaganda elettorale a parte, sarà una grossa grana con la quale il prossimo sindaco si dovrà scontrare. Il Piano Stralcio per le fasce fluviali è dall’intero paese indicato come il maggiore responsabile della crisi. Nato per contrastare i rischi idrogeologici a cui Terralba va periodicamente incontro ha avuto l’effetto di bloccare gran parte dell’attività edilizia in numerosi quartieri.

La battaglia va avanti da tempo e ancora una volta varcherà le aule di giustizia. Il 4 luglio il caso finirà infatti di fronte alla Corte di Cassazione che ha fissato l’udienza a sezioni riunite per decidere definitivamente sul ricorso presentato dal Comune contro il Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, che con la sentenza di aprile 2016 aveva respinto un primo ricorso contro il Piano Stralcio delle Fasce Fluviali predisposto dall’Autorità di bacino della Regione.

Si tenta così di rimuovere quei vincoli visti da tanti come nemici. Nel frattempo il Comune ha vinto un’altra battaglia, quella di stampo politico ottenendo 17 milioni per la realizzazione di opere di mitigazione. Sono già progettate e toccherà alla prossima amministrazione ottenere i fondi per gli ulteriori progetti e per portarli a compimento. Naturalmente questo secondo percorso è assai più lungo e dispoendioso rispetto a quello che scaturirebbe dalla vittoria in tribunale. Intanto l’attuale sindaco Pietro Paolo Piras, negli ultimi giorni del suo mandato lancia un monito: «Voglio ricordare le parole di sano realismo del sindaco che mi ha preceduto e pronunciate nell’agosto 2011: non voglio illudere nessuno con facili promesse».

Enrico Carta

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