La Nuova Sardegna

Oristano

La forza delle idee al servizio degli oppressi

A Ghilarza Aleida Guevara, figlia del mitico Comandante, ha parlato del Che e di Gramsci

20 maggio 2017
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GHILARZA. C’è un sottile filo rosso che unisce Ernesto Che Guevara ad Antonio Gramsci, Cuba alla Sardegna: è la forza delle idee e dell’esempio, che hanno dato l’immortalità a due simboli mondiali della ribellione alla condizione di asservimento, sfruttamento e subalternità dei popoli oppressi. Aleida Guevara ha raccolto il testimone del padre e gira il mondo per trasmettere alle nuove generazioni i principi e i valori di libertà e uguaglianza che in altre epoche hanno innescato le rivoluzioni. Una testimonianza che la figlia del Che ha lasciato anche a Ghilarza, dove ieri ha incontrato il popolo di Gramsci e che di Gramsci ha parlato sondando le corrispondenze tra le convinzioni e i principi difesi dal rivoluzionario argentino e l’eredità politica e culturale dell’uomo che aveva sposato la causa delle classi sociali deboli e sottomesse. Aleida Guevara ha parlato dell’importanza di educare ai valori le nuove generazioni come presupposto imprescindibile per creare una società nuova, più giusta. «Se vogliamo un mondo migliore dobbiamo creare dei valori che formino delle coscienze e questo è possibile solo con l’esempio» ha detto la figlia del Che, che con il carisma dei suoi geni ha arringato la platea a una forma di ribellione civile per impedire che i diritti all’istruzione, all’accesso alle cure, ai beni primari, ai servizi essenziali siano esclusiva di una minima parte della popolazione mondiale. Ma c'è anche la provocazione: «Voi europei quanto sareste disposti a restituire di quanto vi abbiamo dato?» ha domandato a proposito delle questioni del colonialismo e dello sfruttamento delle materie prime in America Latina. «Impedendo ai Governi di finanziare la guerra in Medio Oriente e attivando progetti di sviluppo economico e sociale nei paesi da cui proviene l’immigrazione» ha suggerito tra il consenso generale di un pubblico ammirato, intervenuto numeroso a seguire l’evento organizzato dal circolo di Cagliari Jose Martì dell’Associazione Italia Cuba in collaborazione con l’Associazione per Antonio Gramsci, il nuovo nome del sodalizio che per quasi diciassette anni ha gestito la Casa Museo. Maria Antonietta Cossu

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