La Nuova Sardegna

ARDAULI. «L'apertura della comunità alloggio costituisce il raggiungimento di un traguardo che ci siamo prefissati nel corso del nostro ultimo mandato amministrativo. Oggi quell’obiettivo è diventato realtà». Nel breve discorso pronunciato alla cerimonia del taglio del nastro della struttura socio-assistenziale, il sindaco Roberto Putzolu ha esplicitato l’importanza e la priorità attribuite al nuovo servizio e ha esternato tutta la soddisfazione del gruppo di governo locale per essere riuscito nell’intento di consegnare l’opera pubblica prima di chiudere l’esperienza amministrativa. All’inaugurazione di domenica ha presenziato anche l’arcivescovo Ignazio Sanna, che ha evidenziato il ruolo di risorsa degli anziani. «Sono la nostra memoria, dobbiamo assolutamente prenderci cura di loro», ha detto il prelato. Monsignor Sanna ha officiato anche il rito della benedizione della nuova sede dell'Avis comunale, ricavata nei locali dell’ex scuola elementare. Al suo interno, martedì è stato inaugurato l'ambulatorio infermieristico voluto dall'amministrazione comunale in accordo con il distretto sanitario Ghilarza-Bosa dell’Assl. Quasi in controtendenza con la politica dei tagli a cui hanno abituato le politiche nazionali e regionali, nasce un blocco di servizi primari rivolti alle fasce più vulnerabili della popolazione. L’assistenza in h 24 nella comunità alloggio partirà il primo giugno. In quella data sette su otto utenti si trasferiranno a Casa Mia, così è stata ribattezzata la comunità alloggio dalle persone che frequentano l’annesso centro diurno Gli anziani potranno sentirsi come a casa propria, nel proprio paese evitando di trasferirsi in altre strutture che li porterebbe lontano dal loro ambiente e dai loro affetti», ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali Vilma Urru.(mac)