La Nuova Sardegna

Oristano

I candidati sindaco all’esame dei comitati

di Michela Cuccu

Martedì in Provincia l’incontro organizzato dall’Adiconsum: ci saranno i sei in lizza

18 maggio 2017
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ORISTANO. Le certezze sono che l’incontro si farà martedì pomeriggio a lle 17.30 nell’aula consiliare della Provincia; che tutti i candidati alla carica di sindaco hanno assicurato la loro partecipazione; e soprattutto, che i comitati cittadini rilanceranno le loro proposte su alcuni temi. Quello che intendono ottenere – gli organizzatori del dibattito non a caso intitolato “Quale sindaco per Oristano?” – è di far scoprire le carte ai candidati in merito alle loro idee e ai programmi di governo su temi che in questi anni hanno tenuto banco in un dibattito spesso vivace e non privo di contraddizioni.

Sarà l’Adiconsum a coordinare l’iniziativa che dovrà mettere a confronto Patrizia Cadau per i 5Stelle, Maria Obinu per la coalizione di centrosinistra e sardista, Andrea Lutzu per il centrodestra, l’indipendente Anna Maria Uras e Vincenzo Pecoraro per la coalizione guidata dal Pds. Il dibattito sarà coordinato dal giornalista Gianni Ledda e dal presidente dell’Adiconsum, Giorgio Vargiu. Saranno i rappresentanti del comitati cittadini a rilanciare le loro richieste. «Sottoporremo il nostro progetto di rilancio del centro storico, riaffidando il ruolo di cuore pulsante della città», ha anticipato Luca Scalas, presidente del Comitato per il centro città. Ma le domande arrivano anche dalla periferia. È il caso del comitato Sa Rodia-circonvallazione. Il presidente Andrea Pala, ha rilanciato la necessità di far chiarezza sul progetto. Sull’altro versante della città, ancora un progetto al centro di forti polemiche: il programma di edilizia sociale al quale si oppone il comitato di via Lepanto presieduto dal presidente, Salvatore Canu. C’è poi la questione della centrale termodinamica da realizzare a San Quirico. Antonello Garau, presidente del comitato nato per impedirne la costruzione ha sottolineato: «Avrebbe un senso in un’area industriale, non agricola come la nostra. Temiamo una compromissione dell’ambiente e ricadute negative sulle attività economiche già presenti». Ambiente e turismo saranno al centro delle richieste del comitato per Torregrande che si oppone al progetto Ivi petrolifera: «Privatizzare l’unico polmone verde della zona – ha detto la presidente del comitato, Rosa Miglior – non è la scelta più adatta per sviluppare il turismo nella borgata».

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