La Nuova Sardegna

Oristano

Riabilitazione a Bosa: «I locali della Asl del tutto inadeguati»

Riabilitazione a Bosa: «I locali della Asl del tutto inadeguati»

Sopralluogo del sindaco di Modolo e appello alla Ats sarda «A Santa Caterina troppe criticità e nessuno interviene»

16 maggio 2017
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BOSA. Servizi Territoriali nella struttura di Santa Caterina a Bosa? Il sindaco Modolo Omar Hassan a fine marzo ha voluto constatare di persona come e dove si svolgono servizi e attività rivolti agli utenti della Planargia nella struttura all’ingresso sud della città del Temo. Il suo giudizio parla di grave stato di degrado e precarietà, seguito dalla richiesta di verifica delle condizioni di sicurezza e avvio dei necessari interventi».

Questo chiede l’amministratore in una missiva inviata ai primi di maggio all’assessore regionale alla sanità Luigi Arru, al Direttore generale Ats Fulvio Moirano, al Presidente della Conferenza socio sanitaria territoriale di Oristano Luigi Mastino, e per conoscenza al Direttore generale della Assl di Oristano Mariano Meloni. «È passato del tempo dalla visita e dall’invio della richiesta alle autorità competenti. A questo punto ritengo sia necessario avere delle risposte pubbliche rispetto a quanto constatato, e supportato da un’ampia serie di fotografie in mio possesso», afferma Hassan. «Insieme al sindaco di Bosa, al Direttore della Assl e ad alcuni funzionari, mi sono recato nel centro di riabilitazione di Bosa per verificarne lo stato di funzionamento», premette Hassan nella lettera datata 3 maggio 2017, ma che fa riferimento ad una ispezione effettuata un mese prima.

Nella missiva si parla di «degrado degli spazi esterni e precarietà di alcune opere murarie» mentre «il centro vaccini non è adeguatamente attrezzato in quanto carente dell’impianto di climatizzazione, assolutamente indispensabile nei mesi più caldi».

La stanza operativa infermieristica per accoglienza e somministrazione di iniezioni intramuscolo «è sprovvista di lettino per terapia depot», tanto che «i pazienti vengono fatti appoggiare su una sedia o sulla scrivania dell’ufficio, in mezzo alle scartoffie».

La stessa scrivania poi a quanto pare utilizzata «stante l’assenza di spazi sterili, come base di lavoro per miscelare i farmaci prima della somministrazione». Nel centro di riabilitazione «non è paradossalmente presente alcun servizio igienico accessibile alle carrozzine dei disabili e da diversi anni, nonostante la disponibilità di sofisticati e costosi macchinari in perfetto stato di funzionamento, non vengono effettuati trattamenti strumentali, a causa di un non meglio precisato problema di sicurezza dell’impianto elettrico, con i pazienti costretti ad estenuanti trasferte».

Il sindaco di Modolo chiede all’assessore regionale, al direttore generale dell’azienda unica sanitaria della Sardegna ed al presidente della Conferenza socio sanitaria di Oristano «quali interventi siano stati effettivamente avviati e quali tempi siano previsti al fine di rimuovere, in via definitiva, tutte le inaccettabili criticità descritte».

Alessandro Farina

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