La Nuova Sardegna

Oristano

Seneghe, primo rogo Fiamme domate con due Canadair

di Simonetta Selloni
Seneghe, primo rogo Fiamme domate con due Canadair

Il fuoco ha interessato una zona difficile da raggiungere Indispensabile l’intervento dei due aerei da Ciampino

08 maggio 2017
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SENEGHE. L’allerta meteo che annunciava venti forti anche nell’Oristanese è stata puntualmente accompagnata da un rogo che per la prima volta, a campagna antincendio ancora non iniziata, ha richiesto l’intervento di due mezzi aerei provenienti da Ciampino. Necessari per tenere sotto controllo le fiamme, non tanto per l’estensione della superficie interessata, quanto per la localizzazione, un’area particolarmente impervia del versante occidentale del Montiferru, in territorio di Seneghe.

E proprio a “Sa Menta”, si sono dovuti dirigere i due Canadair attivati dopo che si è capito che con i soli mezzi a terra l’incendio avrebbe potuto prendere una piega complessa. E minacciosa: se infatti quell’area nella vetta sul Montiferru interessata dalle fiamme non era molto estesa, limitata a circa un ettaro, era invece piuttosto difficile da raggiungere. Le fiamme sono partite da una zona non distante da Cornus (ma già in territorio di Seneghe). Il primo allarme è arrivato al Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Oristano attorno alle 16.30. Nella zona del rogo sono state fatte arrivare tre squadre a terra del Corpo forestale di vigilanza ambientale e due di Forestas.

Ma ieri sera era il vento a dettare le condizioni e le strategie di contrasto alle fiamme. Raffiche forti e soprattutto continui cambi di direzione, hanno fatto temere che il fronte del fuoco potesse sfuggire dal controllo e prendere la strada per il rimboschimento sovrastante il focolaio iniziale. Allora, dal Centro operativo provinciale di Fenosu, è partita la richiesta alla Protezione civile, che ha reso disponibili due Canadair provenienti da Ciampino.

I due mezzi sono arrivati attorno alle 19. I lanci sono continuati fino all’imbrunire, per spegnere e bonificare il più possibile l’area e evitare eventuali ritorni di fiamma, un lavoro condiviso dalle squadre a terra.

Oggi sarà fatto il bilancio del primo vero incendio del 2017, mentre ancora si mette a punto la macchina organizzativa dell’apparato che dovrà presidiare il territorio nella bella stagione ormai alle porte.

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