La Nuova Sardegna

Oristano

I 100 anni del soldato di Sorradile

di Maria Antonietta Cossu
I 100 anni del soldato di Sorradile

Il paese ha festeggiato Daniele Flore. Per lui anche l’omaggio dell’Esercito

01 maggio 2017
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SORRADILE. Chissà quale tumulto e quanti ricordi ha scatenato nel cuore e nella mente di Daniele Flore il saluto militare che ieri gli ha rivolto il generale Giovanni Domenico Pintus. Il sergente a riposo ha ricevuto la più alta carica dell’Esercito nel giorno della festa di compleanno che gli ha riservato l’amministrazione comunale. Il traguardo del secolo di vita, tziu Flore lo aveva tagliato il 15 aprile a Ghilarza, dove vive da qualche anno, ma le autorità locali e la comunità d’appartenenza non hanno voluto rinunciare a rendere omaggio al loro compaesano più longevo.

Ad aprire i cerimoniali è stato il comandante del Comando militare Esercito Sardegna Giovanni Domenico Pintus, che prima di consegnare il foglio matricolare all’ ex soldato congedato con il grado di sergente, ha ripercorso davanti alla folta platea del centro di aggregazione sociale le vicissitudini di guerra del commilitone all’epoca ventunenne. Due anni dopo il reclutamento, Daniele Flore fu spedito con il suo reggimento alla frontiera alpino-occidentale, poi al confine greco-albanese. Dal novembre del ’42 all’8 settembre del ’43 partecipò alle operazioni di guerra in corso nello scacchiere balcanico. Daniele Flore fu tra i pochi a scampare all’eccidio di Cefalonia, tuttavia fu catturato dai tedeschi e portato in un campo di prigionia, liberato dai sovietici e imprigionato nel campo di Minsk, oggi in Bielorussia. Al termine della guerra il sergente Flore ricevette la medaglia di Liberazione che ieri aveva appuntata al petto. «Me l’aveva spedita da Bologna la mia compagnia, l’Aquila», ha raccontato il nonnino con espressione fiera. «Daniele Flore è l’esempio di come in cento anni di vita di una persona si condensino cento anni di storia» ha rimarcato il generale Pintus, che ha poi consegnato al festeggiato, il foglio matricolare timbrato il 22 maggio del 1938. «Descrive in breve l’esperienza militare e bellica, persino eventuali punizioni, ma questo non lo sveleremo mai», ha scherzato il comandante dell’Esercito.

Per l’occasione l’amministrazione comunale ha commissionato una targa d’argento e una pergamena con l’estratto di nascita che Daniele Flore ha ricevuto dalle mani del sindaco Pietro Arca. La storica compagnia venatoria, infine, ha donato un collage di fotografie al compagno di tante battute di caccia. Ai festeggiamenti si è unita anche Rosa Congiu, cento anni, due mesi e diciassette giorni.

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