La Nuova Sardegna

ORISTANO. A volte, per parlare di cose serie ci vuole un pizzico di ironia e di autoironia. Lo sanno bene i ragazzi della Gnomos Videomaking che venerdì pomeriggio hanno riempito i locali del Teatro San Martino di via Ciutadella de Menorca con l’anteprima del loro primo mediometraggio “Dentro le mura”, il docufilm che dà voce ai giovani oristanesi e che racconta la loro città senza filtri tra cultura e opinioni, sogni e ambizioni, critiche e suggerimenti.

La serata, guidata dalla simpatia pungente dei presentatori, gli oristanesi Alessandro Pulisci e Stefano Mandunzi (25 e 26 anni) ha visto sul palco diverse realtà del mondo giovanile oristanese che, tra riflessioni e sano umorismo, hanno parlato di alcune delle problematiche che stanno affrontando i ragazzi di oggi, prime fra tutte quelle riguardante il rischio di inagibilità per diverse scuole superiori e la chiusura della piazza della Cattedrale durante i giorni della Sartiglia.

Tra loro c’erano i rappresentanti della Consulta provinciale degli studenti, gli amministratori della pagina Facebook di carattere satirico Oristano Sadness e il gruppo dei giovani della Protezione civile.

E tra le scene di un divertentissimo backstage e i momenti di intrattenimento, dopo l’anteprima del documentario, la cui versione integrale andrà in onda prossimamente sull’emittente locale Nova Televisione, ecco finalmente entrare in scena tra gli applausi del pubblico i quattro componenti della Gnomos videomaking: Emanuele Orrù, 21 anni, mente ispiratrice del progetto, Andrea Atzeni, 24 anni, che si occupa del montaggio del video, il neo maggiorenne Daniele Pau, direttore della fotografia, e Riccardo Demurtas, 20 anni, regista e cameraman.

All’evento del teatro San Martino hanno partecipato non solo i giovani, ma persone di ogni età tra cui alcuni esponenti dell’attuale amministrazione e candidati di quella futura a cui è in un certo senso destinato il documentario. «Il nostro Dentro le mura – spiegano infatti gli Gnomos – non vuole essere una critica rivolta all’amministrazione uscente, ma uno spunto per quella che verrà che così potrà ascoltare le idee e le opinioni dei giovani di Oristano. Molto più attenti al mondo che li circonda e a migliorarlo, di quanto non ritengano gli adulti che spesso ne sminuiscono le capacità.