La Nuova Sardegna

Oristano

«Cornacchie, senza censimento piano di abbattimento inefficace»

«Cornacchie, senza censimento piano di abbattimento inefficace»

La Coldiretti plaude all’avvio della campagna, ma evidenzia quelli che ritiene punti deboli Il presidente Murru: «Agire in maniera adeguata nelle aree maggiormente sotto pressione»

29 aprile 2017
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ORISTANO. «L’efficacia complessiva del piano di abbattimento delle cornacchie rischia di essere ridotta in quanto non esiste alcuna statistica sulla presenza delle cornacchie, così da agire in maniera adeguata nella aree maggiormente sotto pressione». L’allarme è lanciato dalla Coldiretti: secondo l’organizzazione di categoria, che pure plaude all’avvio del piano di controllo della cornacchia grigia nei territori dell’Oristanese («un intervento atteso ed auspicato dal mondo delle campagne perennemente alle prese con l'incubo dei danni causati alle colture primaverili ed estive da parte di una tra le più terribili specie nocive») si tratta comunque di un piano «elaborato due anni fa che presenta evidenti limiti».

Secondo il presidente provinciale di Coldiretti, Giovanni Murru «il numero complessivo di esemplari contenibili - (18.900 unità, 2000 nella provincia di Oristano), sganciato da qualsiasi dato o censimento, di fatto si rivela insufficiente a diminuire i numeri della specie».

Inoltre l’equipartizione tra le Provincie «non tiene conto del fatto che alcune sono più vocate all’orticoltura, e che quindi necessitano di interventi più incisivi; inoltre occorre considerare che le amministrazioni provinciali non sono più 8 ma 4, e quindi il numero per ambito provinciale potrebbe essere aumentato; la ripartizione delle modalità di contenimento (60 per cento attraverso gabbie, 40 con arma da fuoco) è decisamente troppo sbilanciata verso l’impiego delle gabbie, aspetto valido in una situazione ordinaria ma, non in una emergenziale, quale quella di Oristano».

Il piano, redatto dall'ufficio Gestione Faunistica della Provincia, prevede una azione di abbattimento nei diversi territori dell’Oristanese, secondo un calendario mensile e nelle aree individuate come “dormitorio” dagli animali. Contingentamento della specie che verrà attivato anche attraverso l’utilizzo di gabbie. Esecuzione affidata ai coadiutori per il controllo delle popolazioni da fauna selvatica, iscritti all’Albo provinciale, che prestano la loro opera volontariamente.

È quindi un piano che «necessita di indispensabili miglioramenti - dice il direttore provinciale di Coldiretti, Giuseppe Casu - si rischia ancora , come in passato, nuovamente uno stop alle attività proprio nei mesi di luglio ed agosto, mesi strategici per alcune colture in pieno campo».

Per Coldiretti va rivisitato anche il funzionamento e l' utilizzo dei coadiutori.

«Va bene il volontariato - sottolinea Casu - tuttavia un importante servizio come quello svolto dai coadiutori non può reggersi solo sulla gratuità delle prestazioni. Va previsto un congruo rimborso per l' impegno e le spese dei tanti operatori che assicurano la loro opera».

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