La Nuova Sardegna

Oristano

Modolo, il Comune porta Abbanoa davanti a un giudice

di Alessandro Farina
Modolo, il Comune porta Abbanoa davanti a un giudice

Il gestore aveva ridotto la portata senza ripristinarla. Contenzioso su bollette per un ammontare di 300mila euro

25 aprile 2017
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MODOLO. Abbanoa, attraverso il direttore generale Sandro Murtas, a processo, in tribunale a Oristano, dopo che il Comune di Modolo si rivolse alla Procura, spostando sul piano giudiziario una controversia che la opponeva al gestore idrico. Al centro ci sono fatture per circa 300mila euro emesse da Abbanoa per la fornitura di acqua al Comune di Modolo.

Quelle bollette non vennero pagate (se non in parte residuale), perché ritenute eccessive dal Comune; la conseguenza fu che Abbanoa ridusse la portata dell’erogazione e questo provocò dei disagi. E l’erogazione non tornò subito alla portata ordinaria, come avrebbe imposto un’ordinanza del sindaco di Modolo Omar Hassan. E così il 24 aprile si è aperto il processo nei confronti del direttore generale di Abbanoa Spa Sandro Murtas, difeso dall’avvocato Massimiliano Ravenna, mentre gli interessi del Comune di Modolo sono tutelati dall’avvocato Giuseppe Longheu. L’imputazione è di interruzione di un servizio di pubblica necessità e di non aver ottemperato all’ordinanza del sindaco Hassan.

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La vicende risale agli anni tra il 2013 ed il 2014, segnati da forti contrapposizioni tra i due enti. «Alla fine del 2013, Abbanoa chiese al Comune il pagamento di importi sostanziosi per la fornitura di acqua potabile», ricorda il sindaco di Modolo Omar Hassan. Il piccolo Comune non ha aderito al gestore unico, come gli altri della Planargia, ma che pur gestendo in proprio il sistema idrico si approvvigiona dal serbatoio alimentato dalla rete di Abbanoa, che reclamava i proventi della potabilizzazione. «Il Comune riteneva spropositata la cifra richiesta per la fornitura di acqua potabile, circa 300mila euro, stimando invece un consumo di 30mila euro» la natura del contendere. In piena vertenza a Modolo si era verificata la riduzione del flusso idrico alle abitazioni.

«Questa riduzione aveva provocato l’interruzione totale dell’erogazione nelle utenze della parte alta, e una forte riduzione di pressione in quelle più a valle del paese, con notevoli disagi per i cittadini» sottolinea il sindaco. Per far tornare la situazione alla normalità, Hassan aveva emanato un’ordinanza nei confronti di Abbanoa, ma aveva anche presentato un esposto alla Procura della Repubblica er interruzione di pubblico servizio e inottemperanza delle ordinanze urgenti di ripristino del flusso idrico».

Davanti al giudice Elisa Marras (pm De Crescenzo) sono stati sentiti il sindaco Hassan e il suo vice, Milia, e alcuni cittadini. I cittadini pagavano regolarmente le bollette al Comune, ma il cerchio non si chiudeva, con il versamento ad Abbanoa, per le ragioni riportate dal sindaco. Prossima udienza il 15 maggio.

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