La Nuova Sardegna

Oristano

Benvenuti a S. Lussurgiu,“paese che legge”

Il centro inserito nei 366 Comuni (nove nell’isola) che dimostrano di dare importanza alla lettura

24 aprile 2017
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SANTU LUSSURGIU. «Vorrei che tutti leggessero – scriveva Gianni Rodari –, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo». Secondo una recente indagine dell’Istat in Italia si legge sempre meno. Il dato, oltre a essere sconfortante, rivela una progressiva disaffezione alla lettura, un italiano su cinque non sfoglia un giornale nemmeno una volta alla settimana e in tutto il 2016, non ha aperto un libro. Alla lettura di un buon libro oltre il 92 per cento degli italiani preferisce la televisione. Uno dei motivi del disinteresse per la lettura pare sia da attribuire all’utilizzo crescente dei social. Se il quadro complessivo dipinto dall’Istat appare a tinte fosche, per fortuna ci sono anche le oasi felici, come Santu Lussurgiu, all’interno delle quali il numero delle persone che leggono è in continua crescita. Il piccolo centro del Montiferru, borgo autentico d’Italia non soltanto per la bellezza del suo centro storico, è stato inserito tra i 366 Comuni che hanno dimostrato di possedere tutti i requisiti previsti per essere insignito della qualifica di “Città che legge”, secondo un’iniziativa promossa dal Ministero dei beni e delle attività Culturali e del Turismo e dal centro Libro Lettura (Cepelli) d’intesa con l’Associazione dei Comuni Italiani (Anci). Un riconoscimento di grande importanza e prestigio, soprattutto se si considera che le città sarde entrate a far parte dell’elenco sono soltanto 9 (Santu Lussurgiu compresa), che deve essere accolto con grande soddisfazione da tutti. Nella provincia oristanese, oltre alla città capoluogo, insieme a Santu Lussurgiu, ci sono San Vero Milis e Arborea. Un risultato importante che si spera incoraggi i più pigri a scoprire, o riscoprire, il piacere di sfogliare e leggere le pagine di un buon libro. Gli scrittori sardi e nazionali capaci di emozionare i lettori, non mancano di certo. Il risultato premia quindi non soltanto i grandi centri, come Cagliari, Sassari, Carbonia e Iglesias, ma anche quelli minori, nei quali la lettura viene stimolata e proposta attraverso la presentazione di libri e l’organizzazione di eventi letterari sempre molto frequentati. «In occasione della giornata mondiale del libro – si legge nella pagina facebook del Comune siamo orgogliosi di comunicare che Santu Lussurgiu è tra le città italiane che potrà fregiarsi della qualifica nazionale di Città che legge». Un bel riconoscimento davvero.

Piero Marongiu

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