La Nuova Sardegna

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Viadotto incrinato sul lago il Barigadu si mobilita

di Maria Antonietta Cossu
Viadotto incrinato sul lago il Barigadu si mobilita

BUSACHI. A distanza di oltre un mese dall'allarme provocato dalle anomalie rilevate sul viadotto che collega le sponde dell'Omodeo all'altezza del villaggio di Santa Chiara, non si conoscono ancora...

23 aprile 2017
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BUSACHI. A distanza di oltre un mese dall'allarme provocato dalle anomalie rilevate sul viadotto che collega le sponde dell'Omodeo all'altezza del villaggio di Santa Chiara, non si conoscono ancora le reali condizioni dell'infrastruttura viaria. Se verifiche ci sono state gli esiti non sono ancora noti e per le popolazioni residenti e le imprese la situazione di stallo continua a rappresentare fonte di disagi non indifferenti. Il tragitto più lungo imposto ai mezzi pesanti con la viabilità alternativa comporta un aumento dei costi di trasporto, senza contare che le parziali restrizioni alla circolazione stradale rischiano di aggravare l'isolamento dei territori. Un timore espresso dal presidente dell'Unione del Barigadu in un appello rivolto alle istituzioni competenti. In una lettera indirizzata al commissario della Provincia Massimo Torrente e alle autorità regionali, Giovanni Orrù ha sollecitato una verifica immediata della stabilità del ponte al fine di accertare l'esistenza di un eventuale pericolo per l'incolumità pubblica e di adottare subito provvedimenti risolutivi. «La limitazione al transito imposta ai veicoli di massa superiore ai 35 quintali comporterà dei danni alla già debole economia del Barigadu, ma anche a quella dei vicini Mandrolisai e Guilcer, oltre che evidenti disagi per gli utenti che ogni giorno viaggiano a bordo dei mezzi pubblici», ha rilevato Orrù.

Il caso più lampante è quello degli studenti che frequentano l'istituto superiore di Ghilarza, costretti ad anticipare la partenza e ad allungare il tragitto di quasi trenta chilometri. È solo uno degli effetti collaterali dell'ordinanza emessa l'11 aprile dalla Provincia per evitare che le sollecitazioni alla sede stradale provocate da un traffico veicolare più consistente potessero aggravare la situazione. Giovanni Orrù ha auspicato soluzioni a breve termine.

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