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Forestali semestrali, dalla Regione nuove promesse

BUSACHI. Il potenziale economico del patrimonio boschivo della Sardegna e le opportunità che sul piano della valorizzazione ambientale e delle risorse umane può offrire la legge sul riordino del...

19 aprile 2017
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BUSACHI. Il potenziale economico del patrimonio boschivo della Sardegna e le opportunità che sul piano della valorizzazione ambientale e delle risorse umane può offrire la legge sul riordino del settore forestale sono stati il filo conduttore di un incontro che nei giorni scorsi ha richiamato in paese più di un centinaio di operai stagionali impiegati nei cantieri del Barigadu e del Grighine. All’assemblea, organizzata dal Comune, sono intervenuti diversi sindaci della zona, l’assessore all’Ambiente Donatella Spano, il consigliere regionale Antonio Solinas, l’amministratore unico dell’Agenzia Forestas, Giuseppe Pulina, e il direttore generale dell’azienda Antonio Casula. Nella riunione si è discusso sulla trasformazione dell’Ente Foreste in azienda e sulla questione della stabilizzazione degli stagionali. Esistono le condizioni per assumere entro giugno 312 su 1600 ma l’obiettivo dichiarato da Regione è assorbire nella pianta organica tutti i lavoratori semestrali.

Questo l’impegno, ma bisogna trovare i soldi. La stabilizzazione di maestranze e tecnici è una condizione indispensabile per investire sulla valorizzazione e sulla formazione professionale delle risorse umane e per avviare una programmazione a lungo termine. Sul lavoro e sulla formazione si basano anche le istanze della categoria. «Qualificare il personale è fondamentale e a giudicare dagli impegni presi Forestas sembra andare in quella direzione. Ciò che noi chiediamo, oltre alla stabilizzazione, è di assegnare più mansioni ai lavoratori dando modo di svolgerle per tempi più lunghi», ha detto Franco Mele, uno dei cinque operai impiegati nel cantiere di Busachi. Nei 250 ettari di terreno dati in concessione a Forestas si svolgono prevalentemente la manutenzione ordinaria, l’ attività di prevenzione degli incendi e il lavoro di impianto di nuove sugherete, ma lo sfruttamento razionale del sistema boschivo può offrire molte altre opportunità. «La salvaguardia del patrimonio boschivo e ambientale deve andare di pari passo con attività produttive in grado di generare reddito», ha osservato il sindaco Giovanni Orrù. (mac)

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