La Nuova Sardegna

SEDILO. Da oggi non dovranno più negare, non dovranno dissimulare le emozioni, né sostenere una parte. Non c’è più ragione per farlo. Stanno per cadere i veti, imposti o autoimposti, sull’identità della prima pandela dell’Ardia. Da oggi Pasquale Mureddu e Giuseppe Pes sono ufficialmente gli emuli di San Costantino. Il parroco don Battista Mongili ufficializzerà le investiture questa mattina al termine delle celebrazioni pasquali.

I nomi dei prescelti si vociferavano da settimane, ma nel rispetto del gioco delle parti gli interessati non ammettevano ciò che ormai tutti sapevano. Oggi su quei mandati sarà apposto il sigillo. Per Pasquale Mureddu sarà una triplice festa: la ricorrenza religiosa, l’onomastico e un’investitura arrivata dopo una lunga attesa. A condividere quell’emozione con il primo cavaliere sarà Giuseppe Pes, l’operaio di 41 anni scelto per guidare l’esercito dei corridori.

Cosa si provi a stare nel gruppo di testa dell’armata di Costantino Giuseppe Pes lo sa già in virtù della partecipazione nel ruolo di terza pandela all’ Ardia a piedi del 2014. Ma con la responsabilità del capocorsa addosso sarà tutta un’altra musica. L’alfiere in pectore ha affidato gli incarichi di pandeleddas a Nicola Manca e a Sergio Ciulu, veterinario e mastro birraio. I primi a prendersi la scena saranno come sempre i cavalieri. E davanti a tutti ci sarà Pasquale Mureddu. Dopo decenni di militanza nelle retrovie l’allevatore di 49 anni si prenderà la sua rivincita. Per l’edizione dell’Ardia più importante il capocorsa si circonderà di due scudieri giovani per l’anagrafe, ma veterani sul circuito equestre disegnato lungo il fianco di Monte Isei. Giovanni Norio cavalcherà con le insegne della seconda pandela, Fabrizio Delogu stringerà in pugno il vessillo della terza. Per il ruolo di scorta, invece, Pasquale Mureddu ha scelto il figlio Andrea, 23 anni, mentre a coprire le spalle di Giovanni Norio e di Fabrizio Delogu saranno Danilo Pes e Gian Battista Carboni.

Maria Antonietta Cossu