La Nuova Sardegna

Oristano

Strada per Is Arenas e polemiche

di Piero Marongiu
Strada per Is Arenas e polemiche

Botta e risposta tra sindaca e dipendenti sull’accesso alle strutture turistiche

14 aprile 2017
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NARBOLIA. Tra la sindaca Maria Giovanna Pisanu, la sua maggioranza e i dipendenti comunali, in questi giorni non vola nessuna colomba della pace. Tutt’altro: i rapporti restano difficilissimi e il clima che si respira negli uffici è sempre molto teso. A inasprire la querelle questa volta è la lettera inviata dal presidente del Consorzio Is Arenas, Alessandro Orrea, al prefetto di Oristano Giuseppe Guetta, nella quale viene messa in evidenza la situazione di estrema precarietà in cui versa la bretella stradale. Sono circa tre chilometri che collegano la strada statale 292 con le strutture ricettive e turistiche del comprensorio. Quel tratto di strada è l’unico transitabile dai mezzi antincendio e di soccorso, dai gestori e dagli ospiti della struttura. In quelle condizioni, a causa delle buche e del fondo stradale sconnesso, percorrerla diventa un’operazione estremamente complicata. A questo punto la necessità di un intervento, con l’estate alle porte e l’elevato rischio incendio nella pineta, non è più rimandabile.

I dipendenti però non ci stanno a passare per quelli che mettono i bastoni tra le ruote all’amministrazione e ancora una volta fanno intendere che i motivi che hanno determinato la situazione attuale, sarebbero da ricercarsi in questioni che nulla avrebbero a che fare con la loro volontà. E per chiarirle, a loro volta, hanno inviato una lettera di risposta con la quale replicano alla sindaca e informano la giunta e il segretario comunale del loro punto di vista. Diametralmente opposto a quello di chi governa.

Al prefetto si rinnova l’invisto affinché intervenga in maniera utile per tutti le parti in causa. La lettera di risposta poi spiega nel dettaglio i termini del problema. Uno dei quali riguarderebbe il mancato inserimento dell’impegno di spesa, necessaria alla realizzazione dell’intervento e la conseguente predisposizione del relativo quadro economico, che l’amministrazione avrebbe dovuto assumere entro lo scorso 31 dicembre.

L’avvocato Giovanni Benevole, nominato dai dipendenti per patrocinare le loro ragioni nelle sedi opportune si limita a un commento laconico: «Ci sono delle indagini delicate in corso all’esito delle quali verrà chiarito ogni aspetto della vicenda che vede opposti dipendenti e amministrazione».

Tra i dipendenti le bocche rimangono ermeticamente chiuse: nessuno parla apertamente, mentre la sindaca era irraggiungibile.

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