La Nuova Sardegna

Oristano

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Pasqua, cinque confraternite che accompagnano i riti

CUGLIERI. La tragica morte di Gesù, viene rievocata in tutta la sua drammaticità durante le funzioni del Giovedì e del Venerdì Santo. In questi due giorni, le voci struggenti dei cantori conducono i...

11 aprile 2017
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CUGLIERI. La tragica morte di Gesù, viene rievocata in tutta la sua drammaticità durante le funzioni del Giovedì e del Venerdì Santo. In questi due giorni, le voci struggenti dei cantori conducono i fedeli all’interno del dramma vissuto dal figlio di Dio, suscitando momenti di grandissima commozione. Le cinque confraternite del paese (confraternita della chiesa di Convento, di Santa Croce, del Carmelo, di San Giovanni e del Rosario), rispettando una turnazione precedentemente stabilita, accompagnano la celebrazione della processione di “Sas Rughes”, la Via Crucis.

La suggestiva processione, partendo dalla Basilica della Madonna delle nevi, dove ha sede la confraternita del Santo Rosario, arriva alla chiesa di sant’Antonio da Padova, sede della confraternita della Misericordia.

Le celebrazioni della settimana Santa, iniziate con l’allestimento dei Sepolcri negli oratori delle confraternite e di una cappella ornata con rami, fiori e piatti di “Nennere” (il grano seminato il mercoledì delle ceneri sopra la Bambagia stesa in un piatto), il giovedì e venerdì santo registrano i momenti di maggiore partecipazione e intensità.

Il giovedì santo in tutte le chiese del paese vengono celebrate le messe con la proclamazione del vangelo della Passione di Cristo e le ostie consacrate, accompagnate dalla devozione popolare, vengono portate in processione nei punti in cui sono state allestite le cappelle dei Sepolcri. La sera, dopo l’incontro delle confraternite con le rispettive croci nere, nella Basilica si celebra la messa “In coena Domini”, subito dopo si svolge la processione di “Sas chircas” (la ricerca del Cristo morto attraverso le vie del paese da parte delle “Marie” insieme al simulacro della Madonna Addolorata), che si conclude nelle chiese in cui sono stati precedentemente allestiti i Sepolcri. Venerdì, alle 10, con il rito di “s’Incravamentu”, inizia la passione di Cristo.

Nella chiesa della Vergine delle Grazie viene aperta la nicchia che conserva la lettiga e il Crocefisso snodato: “sa Rughe Maistra”, che sarà issata sopra un’altra Croce gemella “Sa Cuntrarughe”. A portarla nella Basilica sarà un penitente che indossa l’abito della confraternita dell’Addolorata. Il pomeriggio, intorno alle 16, il corteo disposto in un ordine preciso, composto dalle confraternite, dalle pie donne e dal sacerdote, si reca alla Basilica, dove, in un’atmosfera di grandissima intensità emotiva, il corpo di Cristo viene deposto dalla croce.

Piero Marongiu

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