La Nuova Sardegna

Oristano

Agricoltori furibondi «Indennizzi solo a parole»

Agricoltori furibondi «Indennizzi solo a parole»

Coldiretti accusa la Regione per i ritardi nella erogazione dei contributi «Due milioni di euro non concessi per i soliti ritardi burocratici»

06 aprile 2017
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ORISTANO. «L'inerzia della Regione nell' attivazione di interventi a sussidio e beneficio delle aree fortemente compromesse dagli incendi estivi aggrava ulteriormente la situazione di crisi delle aziende colpite e, in particolare, di quelle ovicaprine».

È la denuncia della Coldiretti di Oristano, che lancia accuse pesanti nei confronti dell’assessorato regionale all’Agricoltura «che da mesi, – si legge in una nota del presidente provinciale, Giovanni Murru e del direttore, Giuseppe Casu – nonostante i provvedimenti attivati, e i ripetuti solleciti, non ha espletato alcuna azione in merito». L’associazione imprenditoriale, che ha chiesto all’assessore Pier Luigi Caria di intervenire, anche convocando un incontro istituzionale anche per valutare nuovi interventi, fa una denuncia piuttosto circostanziata. «La delibera della Giunta regionale del 25 novembre 2016 che contempla un sussidio di emergenza per l’acquisto di alimenti zootecnici per le aziende agricole messe in ginocchio dagli incendi nei mesi di luglio-agosto 2016 ed estesa anche a quelli del 2015, non è stata ancora resa operativa. Due milioni di euro destinati a coprire le spese di alimentazione degli animali per quattro mesi, disciplinato sulla base degli “aiuti de minimis” – si legge in una nota – ed è un provvedimento stimolato da Coldiretti e atteso nei comuni di Scano Montiferro e Sedilo (in provincia i più colpiti) che, tuttavia, interviene solo sulla ricostituzione delle scorte. A quattro mesi dalla emanazione della delibera nulla è stato ancora fatto». Da qui la decisione di scrivere al nuovo assessore, Pier Luigi Caria. «L’intervento già partiva con un forte ritardo – sottolineano Murru e Casu – dopo quattro mesi la sua attuazione è ancora più urgente. Per di più il provvedimento non risolve altre problematiche aperte dai terribili roghi estivi. La delibera non da alcuna risposta ad una ulteriore serie di gravi criticità – prosegue la nota – i notevoli danni subiti dal bestiame, da strutture e attrezzature, recinzioni e dal patrimonio forestale sono rimasti fuori da qualsiasi indennizzo. Nelle aree colpite sono andate totalmente distrutte le recinzioni (estremamente onerose da ripristinare), danneggiate innumerevoli strutture e compromessi, o rasi al suolo, frutteti, vigneti e oliveti, che necessitano di interventi urgenti di ripristino. È paradossale come gli unici aiuti siano pervenuti dalla solidarietà di tante aziende agricole dell'intera Sardegna, mentre la Regione è rimasta di fatto inattiva».

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