La Nuova Sardegna

Oristano

seneghe

Le Palme, un rito da studiare

In un libro di Maria Nevina Dore descrizioni, foto e storie

03 aprile 2017
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SENEGHE. Dopo la Domenica delle palme, che cade il prossimo 9 aprile, inizierà la Settimana santa, con i suoi riti antichissimi che rievocano la passione e morte di Gesù Cristo.

Riti che nel Montiferru (Santu Lussurgiu, Scano Montiferro, Cuglieri, Seneghe) sono particolarmente suggestivi e coinvolgono emotivamente un gran numero di persone. Prima dell’inizio della passione al suo arrivo a Gerusalemme Cristo venne accolto da una folla festante che lo salutò agitando rami di palma tra canti giubilo. E dell’intreccio della palma parla il corposo volume intitolato: “Sa pramma pintada. La cultura della palma in Sardegna”, scritto da Maria Nevina Dore (insegnante) e don Ignazio Orrù (sacerdote nella diocesi di Ales Terralba), edito da S’Alvure. L’opera, frutto di un’attività di ricerca ultra ventennale, condotta sul campo dai due ricercatori, è stato presentato nella sala conferenze della biblioteca Comunale.

Il testo analizza non soltanto l’arte dell’intreccio della palma sotto l’aspetto religioso, ma anche sotto quello rituale, botanico e storico. Una ricerca quindi a 360 gradi, che ha consentito a Maria Nevina Dore e Ignazio Orrù di scoprire delle vere e proprie opere d’arte e documentarle attraverso la testimonianza diretta degli intrecciatori.

A Seneghe, come in gran parte dei paesi della Sardegna, le palme vengono ancora intrecciate dai confratelli, i quali hanno appreso l’arte da chi li ha preceduti. Sono loro a realizzare i manufatti che saranno benedetti dal sacerdote la domenica della palme, dai più semplici a quelli complessi, tutti comunque di grande bellezza. Il volume presenta una ricca documentazione fotografica di palme intrecciate, alcune delle quali, oltre a essere rarissime, sono dei veri e propri capolavori.

Piero Marongiu

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